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Agromafie- Genova al secondo posto nel rapporto della Coldiretti

Genova -I clan più noti della criminalità organizzata hanno puntanto anche al business sui prodotti simbolo del Mde in Italy.
Dalle infiltrazioni nel settore ortofrutticolo del clan Piromalli all'olio extra vergine di oliva di Matteo Messina Denaro, fino alle imposizioni della vendita di mozzarelle di bufala del figlio di 'Sandokan' dei Casalesi e al controllo del commercio ortofrutticolo della famiglia di Totò Riina.
E' stato affermato dalla Coldiretti nel rapporto #Agromafie2017, elaborato assieme ad Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura.
Coldiretti ha anche allestito una “tavola delle cosche” con i prodotti frutto dei business dei clan criminali.
Dal rapporto emerge che nella top ten delle province italiane interessate dall'agromafia ci sono realtà del Nord come Genova e Verona, rispettivamente al secondo e al terzo posto dopo Reggio Calabria, la prima.
Il Sud resta protagonista, con Catanzaro e Reggio Calabria, Palermo, Caltanisetta e Catania, Caserta e Napoli, Bari.
Per quel che riguarda Genova, la Coldiretti osserva che “il dato emerso è particolarmente elevato a causa di un diffuso sistema di contraffazione ed adulterazione nella filiera olearia nelle fasi di lavorazione industriale ed approvvigionamento dall'estero di oli di minore qualità da spacciare come italiani”

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