I turisti degli scavi archeologici, oltre a godere della bellezza delle domus, possono fare, sui social della Soprintendenza di Pompei, una full immersion nella vita degli antichi residenti di Pompei.
Gli esperti postano infatti su queste pagine i racconti degli avvenimenti che caratterizzavano quella giornata.
Oggi, ad esempio, era il primo giorno dell’anno nel calendario romano.
“L’anno in origine aveva infatti 10 mesi ed aveva inizio con il mese di Marzo (Martius), sacro a Marte dio della guerra. In questa giornata con cerimonie sacre si apriva ufficialmente il periodo delle attività belliche, che sarebbe stato chiuso in ottobre. Ma il 1 Marzo era anche la festa delle matrone (matronalia), ossia delle donne sposate.
Le donne recavano fiori e incenso al tempio di Giunone Lucina, protettrice delle nascite e, in una sorta di ripetizione della cerimonia privata del «matrimonio», lo sposo faceva doni alla sposa. Un’altra celebrazione avente il carattere specifico del rinnovamento era legata al sacro Fuoco di Vesta, simbolo del rapporto sacrificale perenne tra Roma e i suoi Dèi, che nel primo giorno del mese veniva ritualmente spento e riacceso”.