I carabinieri hanno sgominato una banda dedita ai furti di autovetture.
Gli indagati, nei cui confronti sono scattate trentatré ordinanze di custodia (in carcere o ai domiciliari) e 14 divieti di dimora, sono accusati, a vario titolo, associazione per delinquere finalizzata alla commissione seriale di furti, rapine, ricettazioni ed estorsioni con il metodo del cosiddetto 'cavallo di ritorno'.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, dopo i furti messi a segno in varie zone della città partenopea, alcuni membri della banda si mettevano infatti in contatto con i proprietari delle vetture chiedendo il pagamento di somme di denaro per la restituzione del mezzo attuando, per l'appunto, il metodo del “cavallo di ritorno”.
La base operativa dell'organizzazione era situata nel quartiere di Scampia ed aveva un giro di affari che si aggirava intorno ai due milioni di euro.
Attualmente quattro rapinatori sono purtruppo riusciti a sfuggite alla notifica dei provvedimenti disposti dall'autorità giudiziaria.