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Querelato il Senatore Nicola Morra

Il Senatore della Repubblica Nicola Morra è stato querelato dal Comune di Cassano allo Ionio, nella persona del Sindaco Giovanni Papasso e di alcuni suoi consiglieri di maggioranza, ai sensi dell’articolo 595 C.p..
L'annuncio della querela è arrivata stamane a seguito di un’interrogazione parlamentare a risposta scritta presentata il 17 novembre scorso e indirizzata al Ministro dell’Interno, in cui il Senatore – con altri sottoscriventi 5 Stelle – avrebbe chiesto la rimozione del sindaco e lo scioglimento del Consiglio comunale di Cassano allo Ionio per infiltrazioni mafiose.
Il Sindaco della cittadina calabrese, nella conferenza stampa indetta oggi senza ordine del giorno, ha sganciato la “bomba”: “Abbiamo querelato il Senatore Morra”.
L’interrogazione – sostiene il sindaco – avrebbe turbato e disturbato l’intera comunità cosicché il consiglio comunale, dopo aver a lungo discusso è arrivato alla decisione e ha dato mandato per difendere nelle sedi deputate, assistiti dall’Avv. Franz Caruso, l’immagine dei cittadini di Cassano.
Ma ora è opportuno fare un riassunto di quanto accaduto sin'ora.
Giorno 17 Novembre 2016 il Senatore Morra presenta un’interrogazione parlamentare a risposta scritta al Ministro dell’Interno chiedendo la rimozione del sindaco e lo scioglimento del Consiglio comunale di Cassano allo Ionio per infiltrazioni mafiose.
Nella lunga interrogazione il Senatore Pentastellato fa riferimento a dinamiche riguardanti l’ormai ex (poiché le dimissioni sono state chieste dopo circa una settimana dall’interrogazione parlamentare dal Sindaco e dalla giunta di maggioranza) Presidente del Consiglio Comunale Luigi Garofalo, poiché fratello dei titolari della Ditta Garofalo Group, assegnataria di diversi appalti ai sensi dell’art 36 dlgs 50/2016 quindi con assegnazione diretta dei lavori poiché sotto soglia che venivano dunque assegnate a rotazione tra le ditte in graduatoria.
Assegnata dunque alla (vedi supra) ditta i lavori per il rinnovamento e la messa in sicurezza dell’istituto di istruzione secondaria “Biagio Lanza” di Cassano tutto risultava essere in regola salvo – rileva Morra nell’interrogazione parlamentare – l’interdittiva antimafia in capo alla stessa Garofalo Group. Da qui il Senatore solleva dei problemi di incompatibilità morale tra il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale e i suoi legami parentali diretti e per via dell’interdittiva e per via dell’assegnazione lavori. Il Sindaco, da canto suo, sostiene di aver saputo dell’interdittiva per caso dopo circa una settimana dall’assegnazione e che appresa la notizia da un cittadino abbia chiesto numi in prefettura da dove in seguito ha appreso la veridicità della notizia, e estromesso prontamente la citata ditta dall’esecuzione dell’appalto, sottolineando inoltre come l’assegnazione dei lavori sia avvenuta in un momento politico particolare in cui il Comune di Cassano era retto non da lui ma dal Commissario Prefettizio e dunque come il Garofalo non risultava ricoprire illo tempore alcun ruolo istituzionale.
Oltre ai riferimenti sul Garofalo, l’interrogazione sembrerebbe sollevare dei dubbi sulla trasparenza della giunta comunale di maggioranza insinuando presunti collegamenti degli stessi con le ndrine del luogo. Questo perché il comune di Cassano è stato ed è tutt’ora territorio sensibile a quello che è il sistema mafioso che per anni ha macchiato di sangue la terra della allora Magna Grecia con ingenti vittime di una guerra tra clan per il controllo del territorio. E se è vero che i cittadini che resistono sono tanti è anche vero che dai fatti e dalla cronaca sociale non si può prescindere nell’affrontare un argomento che così da vicino va a minare quelli che sono gli equilibri sociali e politici del luogo.
Morra e i cofirmatari dunque sostengono collegamenti parentali “equivoci” e/o amicali di alcuni membri di maggioranza del consiglio comunale guidato dal sindaco Papasso con i vari Abbruzzese, Forastefano e Costa. Ed è proprio a tal proposito che il Sindaco e i Consiglieri chiamati in causa si sono sentiti in dovere in controbattere smentendo il Senatore o comunque ammettendo si legami di parentela da consanguinei, ma dichiarandosi comunque estranei a coinvolgimenti di sorta con le attività mafiose e proprio a tal proposito hanno presentato querela per diffamazione a carico del Senatore Morra.
Il Sindaco sostiene che Morra abbia utilizzato le sue prerogative parlamentari in maniera sbagliata ma sostiene l’esistenza di due/tre consiglieri di minoranza che avrebbero fornito al Senatore Pentastellato dei dossier volutamente infamanti sulla sua persona e sulla giunta per far cadere l’esecutivo, commissariare il comune e andare a nuove elezioni perché – sostiene sempre il sindaco Papasso – incapaci di accettare lo schiacciante risultato elettorale che lo ha visto vincitore alle amministrative.
Lo stesso Papasso ha inoltre specificato, raggiunto telefonicamente, come l’interrogazione del Senatore avesse macchiato di fango la reputazione dei consiglieri e ancor più di tutta la cittadinanza cassanese, sottolineando come la cittadina da lui amministrata abbia tanto da offrire per bellezze storiche e paesaggistiche e come Cassano non sia solo un paese di mafia ma che al contrario come gli interventi di prevenzione sul territorio siano tanti e come dunque sia deleteria questa cassa di risonanza in negativo che l’interrogazione parlamentare del Cinque Stelle rappresenta. Cassa di risonanza in negativo a livello nazionale dunque per il discredito del comune di Cassano che però lo stesso Sindaco Papasso ha segnalato – sul piano scolastico – come “dichiaratamente area soggetta ad un forte tasso di devianza giovanile e dispersione scolastica nonché territorio caratterizzato da alto tasso di micro e macro criminalità”.
L’interrogazione parlamentare del Morra risulta dunque avere per il Sindaco, i consiglieri e il loro legale Caruso, gli estremi per una diffamazione e risulterebbe essere per l’opinione pubblica una cassa di risonanza in negativo su Cassano. E il Miur?
Il Senatore Morra, contattato telefonicamente risultava essere ancora ignaro della querela a suo carico.
Seguiranno aggiornamenti.

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