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Abuso dei mezzi di correzione. Tra codice e giurisprudenza.

Recita l’art. 571 c.p. “Commette il delitto di abuso dei mezzi di correzione o disciplina chiunque abusa dei mezzi di correzione o di disciplina in danno di una persona sottoposta alla sua autorità, o a lui affidata per ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia”  Ma si sa, la legge va interpretata, ed a farlo ci pensa la Suprema Corte con pronunce a vote… impreviste. Con la sentenza n. 3801 del 2017, la Corte di Cassazione ha confermato la condanna per il reato di abuso di mezzi di correzione nei confronti di un insegnante, macchiatosi di rimproveri, ingiurie e soprattutto “pacche” sulla schiena di alcuni suoi alunni. I giudici della sesta penale, rigettando il ricorso del prof. Condannato hanno confermato la condanna ad un mese di reclusione dell’insegnante, ricordando che non solo la “malattia fisica” può essere conseguenza dell’abuso dei mezzi di correzione, ma anche la malattia della “mente”, ivi compresa l’insonnia e lo stato d’ansia riscontrato nell’alunno a seguito della “manata”. Tempi duri per gli insegnanti.

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