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Ercolano incassa il terzo no

E' Palermo la capitale italiana della cultura del 2018. Lo ha comunicato oggi il presidente della Commissione Stefano Baia Curioni al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini nella Sala Spadolini del Mibact. Il voto è stato unanime. “La candidatura – recita la motivazione – è sostenuta da un progetto originale, di elevato valore culturale, di grande respiro umanitario, fortemente e generosamente orientato all’inclusione alla formazione permanente, alla creazione di capacità e di cittadinanza, senza trascurare la valorizzazione del patrimonio e delle produzioni artistiche contemporanee. Il progetto è supportato dai principali attori istituzionali e culturali del territorio e prefigura a che interventi infrastrutturali in grado di lasciare un segno duraturo e positivo. Gli elementi di governance, di sinergia pubblico-privato e di contesto economico, poi, contribuiscono a rafforzarne la sostenibilità e la credibilità”. 
Ercolano incassa quindi il terzo no di fila.
Il sindaco, Ciro Buonajuto commenta, complimentandosi con la vincitrice (“Complimenti a Palermo, che ha tutto per essere uno straordinario esempio di capitale culturale”), “C’è la soddisfazione di aver presentato una proposta in grado di arrivare tra le dieci finaliste del concorso. Come in occasione della partecipazione per il 2016/17, il fatto di non esserci aggiudicati il premio non fermerà la nostra volontà di sviluppare la città intorno al suo inestimabile patrimonio storico, artistico e naturale. Siamo una comunità fortunata che ha ereditato bellezze incredibili ed è giunto il momento di diventare all’altezza della nostra storia, favorendo la creazione di una cultura dell’accoglienza che faccia da volano alla nascita di un vero e proprio sistema turistico dell’area vesuviana».
La città di Ercolano aveva presentato il progetto del più grande «museo a cielo aperto» d’Italia. Si trattava di mettere a sistema le 121 ville vesuviane, il Palazzo Reale di Portici, gli Scavi di Ercolano, le chiese tra le quali la basilica di Pugliano, il Mav e, in particolare, fare dello storico Mercato di Pugliano un vero e proprio museo del Vintage.

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