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Impronte digitali: possono essere rubate anche da una foto

Non mostrate le vostre impronte digitali nelle foto che pubblicate su internet.
Un team di ricercatori giapponesi, del National Institute of Informatics (NII), ha infatti dimostrato che è possibile, da una foto pubblicata in rete “rubare” le impronte digitali.
Se infatti postate su Facebook, Instagram, una vostra foto ad esempio mentre siete in posa con il simbolo della vittoria, indice e medio per rappresentare una “V” (posa molto popolare nelle foto nei paesi del sol levante), potreste compromettere la sicurezza dei vostri dati personali protetti dalle impronte digitali.
I ricercatori spiegano che se l'immagine, dove vengono mostrate le dita con le improte digitali rivolte verso l'obbiettivo, è di alta qualità è possibile estrarre le impronte digitali.
Se quindi ritenevamo quasi inviolabili i nostri dati sensibili protetti dalle impronte digitali, occorre prestare molta attenzione alle foto che postiamo sui vari social network.
Nel loro studio, i ricercatori sono stati in grado di ricostruire le impronte digitali attraverso le foto che sono state prese a tre metri dei soggetti studiati. In passato questo sarebbe stato impossibile ma l'avvento di sensori fotografici sempre più avanzati sugli smartphone ha reso possibile l'impresa.
Che l'autenticazione biometrica fosse aggirabile è in realtà già noto da qualche anno.
Nel 2013 membri del Chaos Computer Club tedesco avevano violato lo scanner d'impronte di iPhone 5S trasponendo l'impronta del proprietario su una sottile striscia di lattice. Nel 2014 lo stesso gruppo aveva creato un'impronta digitale precisa del dito della ministra della difesa tedesca Ursula von der Leyen, partendo da alcune foto, in alta definizione, fatte a una conferenza stampa. Nel 2015 i ricercatori di FireEye avevano scoperto che era possibile creare un malware in grado violare anche il sensore d'impronte del Galaxy S5. 
Un'altra preoccupazione, che attaglia i ricercatori rigarda la capacità di ingannare i sistemi di riconoscimento biometrici che utilizzano anche le caratteristiche uniche delle nostre dita. Una impronta digitale completa contiene circa un centinaio di piccole caratteristiche, ma i controlli sono fatti solo da 12 punti.
Fortunatamente la stessa tecnica che permette da una foto di estrarre le impronte digitali, è inefficace con gli occhi, non è possibile fare la scansione della retina di un soggetto da una fotografia.

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