All'alba di questa mattina è stata smascherata un'organizzazione di 15 persone tra le quali 10 italiani e 5 stranieri che si occupava di organizzare a Savona finti matrimoni al fine di far ottenere a cittadini stranieri il permesso di soggiorno.

Sono ora cinque gli arresti domiciliari e altri dieci in carcere. Le accuse sono di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, violazione della Bossi-Fini e induzione del falso ideologico. 

Come riporta La Stampa le ordinanze sono state firmate dal gip Francesco Meloni mentre l'operazione è stata coordinata dal pm Giovanni Battista Ferro e condotta dal nucleo investigativo dei carabinieri, agli ordini del comandante provinciale Dionisio De Masi, del colonnello del reparto operativo Alessandro Ciuffolini e del capitano Alberto Azara del nucleo investigativo.

Il pacchetto era composto in questo modo: costo di 10 o 12 mila euro dipendendo dalla situazione e comprendeva il costo del viaggio in Italia, la sposa (compiacente), pubblicazioni e la cerimonia del matrimonio civile con tanto di testimoni, amici, parenti e addirittura il fotografo, tutto programmatto nei minimi dettagli. 
Se non fosse che dopo una serie di matrimoni registrati presso gli Uffici di stato civile alcuni erano ritenuti sospetti.
Le indagini si sono estese ora in altre regione come Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Calabria.