GENOVA- Una ex dottoressa dell’Ospedale San Martino dovrà corrispondere la cifra di 55 mila euro alla struttura. Questo quanto stabilito dai giudici della Corte dei Conti.
La donna infatti, nel periodo che va dall’inizio del 2008 all’estate del 2009 avrebbe sfruttato a fini privati i macchinari e i servizi dell’ospedale per effettuare analisi e in particolare pap-test, circa 1300.