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L'#AIPO scarica le responsabilità, ma gli ex Consiglieri Provinciale Penna e Dabormida non si arrendono…

Bubbio – Dal 2011 ad oggi non è cambiato nulla, tutt’altro al posizione di alcuni Comuni si aggrava per il continuo rimbalzo di responsabilità, dall’AIPO alla Regione. Ma gli ex Consiglieri Provinciali Penna e Dabormida non gettano la spugna..
Le piogge autunnali talvolta diventano talmente copiose, da distruggere tutto ciò che incontrano.
Ma non solo, il danno peggiore dell’ultima alluvione può essere considerato pù violento di quello del 1994.
Decine di Comuni del Piemonte e della Liguria sono stati investiti dalla eccezionale ondata di maltempo che ha travolto dei i fiumi tra Asti e Alessandria” – ha detto Renzi.
I fortissimi venti e le copiose piogge possono considerarsi le peggiori degli ultimi dodici anni .
Parrebbe, che la sola Protezione Civile sia una macchina efficiente per la prevenzione e che abbia intensificato e coordinato gli interventi d’emergenza .
Il continuo innalzamento della quota di scorrimento delle acque fluviali è dovuto al deposito di materiali inerti che nella condizione anodina in cui si ritrovano sono una delle principali cause di inondazione, in quanto non consentono l' adeguato smaltimento delle acque sopra il livello di emergenza, anzi divengono causa si numerosi effetti diga.
Non meno importante l’aumento dell’inquinamento microbiologico e la presenza di specie batteriche potenzialmente patogene per l’uomo e per i terreni circostanti.
Abbiamo contattato il Dirigente dell’AIPO Dott. Carlo Condorelli, il quale dichiara “che le sue competenze ad oggi si limitano al Comune di Monastero e pertanto il Comune di Bubbio non fa parte delle sue competenze ma bensì della Regione” .-
Tuttavia l’Ordine del giorno del 18/07/2011 prot. delibera nr.25 riferito al ripristino delle quote alvei fluviali ed emanato dal Consiglio Provinciale di Asti dai Consiglieri Penna Palmina e Ing. Dabormida , non ha mai avuto risposta.
Ovviamente oltre alla delibera 25/11 sono state inviate più volte invano richieste di ripristino al fine di apportare le dovute manutenzioni ordinarie dei fiumi e la risistemazione delle quote storiche, compreso il taglio degli arbusti spontanei cresciuti sulle sponde dei fiumi.
Il Consiglio Provinciale dell’allora Dot.sa Penna Palmina e Ing.Dabormida si è prodigato in tutti i modi, ma evidentemente il Direttore dell’AIPO Dot. Condorelli, ha ritenuto inutili i dovuti interventi.
Lo stesso Consiglio Provinciale aveva proposto la possibilità di utilizzare nuove Ditte specializzate al recupero di inerti, alla pulizia ed all’asporto della vegetazione, alla messa in sicurezza di argini erosi e di una nuova sistemazione idraulica dei vari rii , ma il silenzio dell’AIPO è divenuto tombale.

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