ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Sgominata  la ” banda dei cannibali”: Smontavano auto rubate e le rivendevano a pezzi 

TORINO- E’ stata smascherata una banda criminale specializzata in furti su commissione di auto destinate ad essere smontate e rivendute a pezzi. I Carabinieri hanno Individuato il quartier generale della “banda dei cannibali”, dove arrivavano la maggior parte delle auto rubate a Torino e provincia. L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ivrea, ha portato all’emissione di sette misure cautelari: quattro persone sono state ristrette agli arresti agli arresti domiciliari e tre sottoposte all’obbligo di dimora, per ricettazione. . Nel corso delle perquisizioni, i militari hanno sequestrato più di 50 centraline decodificate di autovetture che, dai primi accertamenti, risultano essere riconducibili ad altrettante auto rubate.
L'appezzamento di terreno, trasformato in una fabbrica dove avveniva la “catena di smontaggio” di auto rubate, è risultato di proprietà di un, 43enne domiciliato a San Carlo Canavese,
L'uomo, aiutato da moglie, figli e parenti, provvedeva a smontare le auto, utilizzando attrezzi e apparecchiature professionali nonché un muletto per facilitare lo spostamento delle carcasse. Nel corso delle indagini, si è accertato che le autovetture venivano rubate su commissione di un italiano, titolare di una nota autodemolizioni di Torino nord, che richiedeva, in base alle esigenze del mercato, pezzi di ricambio costosi, quali parti di carrozzeria scatole guida e motori di particolari marche di case automobilistiche.

Nel mese di settembre, i militari del Nucleo Investigativo hanno chiuso l’attività criminale con un blitz che ha permesso di arrestare tre persone mentre smontavano una Ford Fiesta. Nel corso della perquisizione dell’intera area, i militari hanno sequestrato più di 50 centraline decodificate di autovetture che, dai primi accertamenti, risultano essere riconducibili ad altrettante auto rubate.

Facebook