Il cantautore americano annuncia che “dovrebbe” andare a Stoccolma l'anno prossimo ed in quell'occasione tenere la sua Nobel Lecture.
Lo rende noto l'Accademia Svedese, precisando infatti che l'artista terrà un concerto nella capitale scandinava e quella «potrebbe essere un'ottima occasione» per la lectio magistralis che i vincitori del premio sono tenuti a dare.
Dopo la notizia della mancata partecipazione alla cerimonia per il ritiro del nobel per la letteratura (10 dicembre) a causa di “altri impegni”, che aveva lasciato di stucco, ed in alcuni casi indignato, l'Accademia del Nobel e non solo, sembrerebbe almeno che Dylan l'anno prossimo riuscirà ad essere nella capitale svedese.
Già al tempo l'Accademia aveva precisato che in passato anche altri artisti avevano accettato il premio per la letteratura ma non si erano presentati. Basti pensare a Doris Lessing, Harold Pinter e Elfriede Jelinek ma anche a Jean Paul Sartre: il caso più celebre di un rifiuto del premio che però l'Accademia non ha mai riconosciuto.
Se dunque la presenza al ritiro del Nobel non è richiesta, ma quanto meno gradita, l'unico requisito necessario per Dylan è proprio la tradizionale Nobel Lecture entro sei mesi dal sei dicembre.
L'appuntamento in quest'ultimo caso può tenersi ovunque, non necessariamente in Svezia.
La segretaria permanente dell'Accademia Sara Danius ha poi spiegato alla Radio pubblica svedese che lo statuto della Fondazione Nobel per quanto riguarda le lezioni è “flessibile”: si può leggere un testo scritto, improvvisare un discorso, fare un video.  
Il concerto quindi del cantautore americano, nobel della letteratura «per aver creato nuove espressioni poetiche all'interno della grande tradizione canzone americana», fissato per il prossimo anno potrebbe essere un'occasione imperdibile per una Nobel Lecture irripetibile.