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I #becchini stanno al tavolo all'angolo

Secondo Voltaire, un bel giorno Isaac Newton si mise sotto un albero e dopo essersi preso una mela in testa cominciò ad interrogarsi sulla gravitazione e sappiamo tutti come si concluse questa vicenda. Abbiamo sperimentato che dopo l’anno Mille non si muore e per i più scettici abbiamo il 21 Dicembre 2012 a confermarlo, quando alle 11.11 non è accaduto un bel niente e i Maya sono rimasti a bocca asciutta. Niente da fare, le profezie non attaccano.

Abbiamo scoperto una nuova specie del genere Homo, l’Homo Naledi.
Siamo riusciti ad avere una fotografia della natura particellare ed ondulatoria della luce!.
Abbiamo capito che un pesciolino che è sempre stato intorno a noi in realtà è un pesce con delle caratteristiche notevoli! Il pesce re (Lampris guttatus) è una specie tutt’altro che rara, risultata essere la prima in grado di regolare sempre la propria temperatura corporea.
Abbiamo costruito il primo dispositivo che riesce ad afferrare e a sollevare un oggetto con le onde sonore, nei laboratori delle università britanniche di Bristol e del Sussex.
Al Karolinska Institutet, in Svezia, è stato creato un neurone artificiale che riproduce le funzioni compiute da quello umano.
Abbiamo progetti come “Mars One”, proposto e guidato dal ricercatore olandese Bas Lansdorp, con lo scopo di stabilire una colonia permanente su Marte.
E finalmente il 14 Luglio 2015, dopo più di 50 anni di ricerche, il Cern ha comunicato la scoperta del pentaquark.

L’uomo è costantemente in lotta con i suoi limiti e spesso arriviamo dove non avremmo mai pensato di arrivare.Facciamo cose che pensavamo fossero impossibili. Non c’è limite alla voglia di sapere, di capire e questo ci ha portati lontano, ci ha reso liberi.
Ma a volte, dove finisce la conoscenza inizia la superstizione. Talvolta, la superstizione è ,inevitabilmente, più forte della conoscenza stessa.
Ci combattevano già i Romani, quando nei loro orti immancabilmente si doveva seminare il sedano: potente pianta in grado di allontanare il male.
Va bene vedere un ragno di sera perchè vuol dire che farà bel tempo. Attenzione a non schiacciarlo se invece è notte o mattino.
Il 13 a tavola porta male, quindi aggiungiamo un posto.
Mi raccomando non usate lo stesso asciugamano in due perchè litigherete senz’altro e non posate mai un cappello sul letto perchè porta male.
Un capello sulla spalla invece preannuncia l’arrivo di una lettera.
Non baciate mai un neonato sul collo perchè altrimenti perde il sonno e badate bene anche a come comportarvi anche in cucina perchè la sfortuna è sempre dietro l’angolo. Versare l’olio è segno di malaugurio e porre il pane a rovescio porta carestia.Rovesciare il sale porta male ma almeno questa volta abbiamo un rimedio: prendetene un pò e lanciatelo dietro la spalla sinistra.
“Né di Venere né di Marte, non si comincia e non si finisce l’arte”.
Per non parlare del gatto nero.

È pur sempre la nostra mente, quella che ci ha portati sulla Luna ed ora anche su Marte, e quella che ci suggerisce di non uscire di casa il Venerdì notte per paura di streghe e demoni.
Ma allora di cosa si tratta, luoghi comuni o profonde verità?

Vi lasciamo con la curiosa vicenda raccontataci da due impresari funebri, M.D’A e L.R., che di ritorno da un servizio di lavoro avevano deciso di fermarsi in un locale della Toscana, per gustare una meritata bistecca alla fiorentina.
Il proprietario immediatamente si presenta alla porta per accogliere i due ospiti, ma più si avvicinava e metteva a fuoco le due figure cupe in giacca e cravatta, più il sorriso sulla bocca tendeva a stilizzarsi.
Presa conferma della professione dei due, disse loro di accomodarsi in una stanzetta buia secondaria: «Vi metto nella stanza più piccola, è un pò buia» disse. Ma mentre i due giovani un pò stupiti si stavano accomodando in uno dei tavoli vicini più illuminati, e il trattamento “preferenziale” sembrava esser terminato, ecco che il ristoratore esclama: «ehm no…tavolo giù all’angolo!…La gente si può impaurire, il becchino, porta male».
«Ah…scusi».

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