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“Il blocco della rivalutazione delle pensioni è incostituzionale”- appuntamento domani a Genova

GENOVA- Domani, martedì 22 novembre alle ore 10.30, presso la Sala Rossa del Comune di Genova, il Vice Presidente del Consiglio Comunale, Stefano Balleari, il responsabile progetto Rimborso Pensioni Silvia Malandrin, e l’Avvocato Pietro Frisani, a capo dello staff legale di Rimborsopensioni.it incontreranno i cittadini per affrontare la spinosa questione del blocco della rivalutazione delle pensioni.
 Sono oltre 6 milioni i pensionati italiani in attesa di rimborso: l’iniziativa Rimborsopensioni.it ha già presentato quasi 10 mila ricorsi in tutta Italia, dei quali più di 400 sono di pensionati residenti in Liguria ed è in preparazione una nuova ondata di ricorsi collettivi cui sarà possibile aderire fino al 31 dicembre 2016. Ha diritto a chiedere il rimborso degli arretrati e la rivalutazione della pensione qualunque pensionato con un trattamento minimo di 1.450 euro lordi al mese, pari a circa 1.100 euro netti. Sette sono i tribunali che a oggi hanno accolto i ricorsi presentati dai pensionati italiani che contestano la costituzionalità del decreto Poletti Già nel 2015 la Corte Costituzionale aveva peraltro già emesso una sentenza di incostituzionalità del blocco della rivalutazione deciso dal governo Monti.
La Corte Costituzionale aveva già riconosciuto ai pensionati il diritto alla rivalutazione della loro pensione per gli anni 2012 e 2013 ma il decreto Poletti, di fatto, ha disconosciuto questa sentenza. Grazie al nostro intervento e alla decisione di sette tribunali italiani la Corte Costituzionale si esprimerà una seconda volta su una questione che era già stata definita”, commenta a questo proposito Silvia Malandrin di Rimborsopensioni.it.
Dal punto di vista tecnico, il ricorso consiste nella richiesta al giudice competente di ritenere la non manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale dell’art 1 comma 1 del d.l. 65/2015, convertito in legge n. 109/2015, e di rinviare la causa alla Corte Costituzionale. Qualora la Consulta dichiari l’illegittimità costituzionale della norma, il giudizio sarà praticamente vinto e si avrà diritto alla ricostituzione della pensione secondo i parametri precedenti al decreto Renzi.

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