ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Violenza negli asili- Interviene la leader di #FuxiaPeople: “urge un provvedimento per la videosorveglianza”

Di fronte all’ennesimo episodio di violenza ai danni dei minori avvenuto in un asilo di Seriate che ha portato alla sospensione di una maestra di 60 anni, interviene la consigliera Maria Teresa Baldini, leader di Fuxia People.
La consigliera rilancia la sua mozione dello scorso agosto e sollecita il consiglio regionale ad non indugiare oltre e adottare misure di videosorveglianza:  “Regione Lombardia non può sottostare alle tempistiche di Roma, urge un provvedimento per la videosorveglianza negli asili e nelle strutture socio assistenziali per anziani”. Alla camera dei deputati è stata approvata una proposta di legge sulla video sorveglianza che ora è in discussione al Senato. I tempi burocratici di Roma sono ancora lunghi, ma se il consiglio regionale avesse discusso la mozione che protocollai il 1 agosto, probabilmente oggi non staremmo a parlare dell’ennesimo episodio di violenza ai danni dei bambini.
La tutela dell’integrità e serenità psicofisica di fanciulli, anziani e disabili e, più in generale, delle persone che per la loro situazione versano in una condizione di fragilità devono essere riconosciute preminenti rispetto alle esigenze legate alla privacy. La video sorveglianza è quindi uno strumento in più che ha come scopo non solo il dissuadere di comportamenti scorretti e abusi su anziani, bambini e disabili, garantendo la sicurezza degli ospiti, ma anche quello di tutelare gli operatori professionali. La reale finalità di un’installazione di questo tipo non è il controllo dell’adempimento della prestazione lavorativa (orari, svolgimento del programma, ecc.), ma quella di garantire la sicurezza dei minori e degli anziani, controllando e prevenendo in particolare pratiche di abuso fisico e psichico nei confronti di soggetti deboli all’interno delle strutture pubbliche e private.
Certa della condivisione e sensibilità del Presidente Maroni sull’argomento mi auguro quindi che Regione Lombardia non indugi oltre e dia un bel segnale a Roma e alla lentezza della macchina burocratica governativa.”

 

Facebook