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Migranti: i residenti del quartiere Monteverde esigono rispetto #Roma #Migrazione

Roma- Il continuo afflusso di migranti in Italia, sta conducendo, giorno dopo giorno, alla rottura degli equilibri interni al Paese. Le molteplici segnalazioni ricevute dai residenti di alcuni quartieri della capitale, rispecchiano al meglio, l’alto stadio di deterioramento in cui si sta scivolando. Un esempio emblematico, è rappresentato dalla guerriglia in atto, tra i residenti del quartiere Monteverde di Roma e il centro di accoglienza per migranti  presso la sede Croce Rossa, sito in via Ramazzini. La denuncia del 12 Ottobre è stata “semplicemente una goccia che ha fatto traboccare il vaso”, perché si viveva una situazione di astio interna al quartiere, già dall’estate scorsa.

Il 22 agosto, la Prefettura aveva precisato alla presidenza del Municipio, che nel momento in cui ci fosse stata qualsiasi violazione di legge, a seconda della gravità, il centro avrebbe potuto rischiare anche la chiusura. La prima denuncia contro l’Hub è stata inviata con firma dell’area dei Fratelli D’Italia nei primi giorni di Ottobre, in seguito, ad un’aggressione ad una signora anziana e ad un conflitto tra gli ospiti del centro di assistenza. I 200 residenti del quartiere di Monteverdi, sostenitori della denuncia, chiesero la chiusura del centro.

L’ Hub, è collocato nel parcheggio dell’area destinata alla Croce Rossa, dove più di 500 migranti vivono all’interno di tendopoli. I residenti, a tal proposito, hanno denunciano lo stato di degrado in cui vivono i migranti, le precarie condizioni igienico- sanitarie, i cattivi odori che giungono fino ai luoghi di passeggio dei cittadini, il comportamento incivile dei suddetti e per concludere vari atti di violenza. Il 27 settembre, una donna di 60 anni, è stata aggredita da un senegalese alloggiato nell’Hub. Invece, il 10 Ottobre scorso, alle 8.30 del mattino, un uomo di colore ha minacciato una donna che gli aveva ribadito di non sporcare lo spazio antistante i cassonetti dell’immondizia, mentre l'uomo vi trafugava all’interno. Insomma, il domicilio dei migranti presso gli spazi della Croce Rossa, considerato inizialmente un stato transitorio, si è trasformato in una condizione molto difficile da gestire e sostenere.

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