Giovedì 21 ottobre prenderà il via la 40esima edizione del Premio Tenco.
Quest’anno la rassegna della canzone d’autore dedicherà particolare attenzione al tema delle migrazioni e dell'integrazione fra i popoli. In questo contesto è particolarmente significativa la partecipazione del compositore e chitarrista desert-rock/blues Bombino che  salirà sul palco dell’Ariston nel corso della prima serata del Premio Tenco.  Goumar Almoctar in arte Bombino, classe 1980 è nato e cresciuto in Niger e appartiene  ai Tuareg Ifoghas, tribù che da secoli lotta contro il colonialismo e l’imposizione dell’Islam più severo.
Il suo stile si rifà alle sonorità tipiche degli anni 60-70, da Jimi Hendrix a Jimmy Page, inserendole in un contesto rock-blues di matrice americana arricchito da vocalismi in Tamasheq, la lingua Tuareg.
Nel 2009 un incontro casuale con il regista Ron Wyman cambia irrimediabilmente il suo destino. Un anno dopo il regista riesce a rintracciare Bombino, nel frattempo costretto a fuggire in Burkina Faso in seguito all’assassinio di due membri della sua band, uccisi in una rivolta e gli dedica gran parte del suo documentario sulle tribù Tuareg. Il documentario offrirà all’artista la possibilità di andare in America e di pubblicare l’album Agadez, che finisce nelle mani di Dan Auerbach (The Black Keys) che ne rimane folgorato, decidendo così di produrre Nomad (Nonesuch / Warner).
Con il tempo, la fama del giovane talento è cresciuta esponenzialmente fino a renderlo conosciuto in tutto il mondo e permettergli di suonare nei più importanti festival musicali da Coachella Festival a Pistoia Blues
Il primo aprile 2016 è uscito Azel, il suo terzo album in studio, registrato lo scorso autunno a Woodstock nello Applehead Studio per la Partisan Records, sotto la guida di Dave Longstreth dei Dirty Projectors.

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