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Trattative Stato-mafia, rischio sicurezza per Di Matteo

Roma -Il pm Nino Di Matteo impiegato nel processo sulla presunta trattativa Stato-mafia torna ad essere in pericolo.
Il magistrato ha avuto un colloquio con il vice presidente Giovanni Legnini e poi è stato ascoltato dalla Terza Commissione.
Durante il colloquio sarebbero emersi delle recenti intercettazioni e probabilmente il Csm sta valutando un trasferimento per ragioni di sicurezza.
La trattativa Stato-mafia sarebbe una negoziazione avvenuta tra i più importanti funzionari delle istituzioni italiane e gli esponenti di Cosa nostra, portata avanti nel periodo successivo alla stagione delle stragi del '92 e '93.
L'obiettivo sarebbe stato quello di giungere a un accordo e cessare le stragi.
La fine della “stagione stragista” in cambio di un'attenuanzione delle misure detentive previste dall'articolo 41 bis, grazie alle quali il pool di Palermo guidato da Giovanni Falcone aveva condannato a anni di cosiddetto carcere duro centinaia di criminali mafiosi.

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