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Mostra “Borio al Quadrato” alla biblioteca Lercari: Due arti distanti, un connubio perfetto di colori e forme

GENOVA- Linee sinuose, colori accesi, geometria e movimento. Se esiste un modo per far dialogare armonicamente due arti apparentemente così distanti come la scultura e la fotografia, certamente i fratelli Borio lo hanno trovato.
Borio al Quadrato“, questo il titolo della mostra ospitata all’interno della biblioteca Lercari nella suggestiva location della sala Cambiaso, impreziosita dai maestosi affreschi del soffitto. Uno spazio ideale per mettere in luce la violenta saturazione dei colori delle fotografie che ritraggono famose cupole colte da prospettive arditissime e per far risaltare le curve morbide seppur lignee delle sculture che riproducono figure femminili seducenti e fantastiche, forti e allo stesso tempo eteree.
 Ad osservare l’allestimento nel suo insieme, niente sembra essere lì per caso, neppure i fondali, già presenti nella sala. Richiami di colori, di forme, di intenzioni creano un filo conduttore sottile ma ben evidente che rendono scultura e fotografia un binomio perfetto.  L’arte è anche questo, e lo sanno bene i fratelli genovesi Paolo e Franco Borio, entrambi artisti; il primo scultore e il secondo specializzato nella fotografia.
Questa mostra è per loro particolarmente importante perché, nonostante singolarmente abbiano preso parte a diverse esposizioni, è la prima volta che realizzano una mostra insieme, solo con le loro opere, capaci di coesistere alla perfezione. “E’ stato mio fratello Paolo a coinvolgermi in questo progetto che ho trovato da subito molto interessante. L’abbinamento tra le sculture di Paolo e le mie foto è ovviamente avvenuto in funzione dell’allestimento e devo dire che tutte le persone che hanno visitato la mostra in questi giorni hanno confermato la pertinenza e l’armonia degli accostamenti. Le foto che abbiamo selezionato le ho scattate in luoghi e momenti diversi e rappresentano cupole di chiese famose che ho immortalato sdraiandomi sul pavimento. In linea con le sculture femminili dinamiche, energiche, ho cercato di saturare le fotografie con dei toni forti, violenti che in qualche modo creassero un richiamo con i colori dei particolari di ogni scultura. Il risultato è stato molto apprezzato e ha trasformato la fotografia di partenza in qualcosa di altro” racconta il fotografo Franco Borio.
Le sculture lignee realizzate da Paolo Borio sprigionano una tale energia e dinamismo che sembrano liberarsi della rigidità del materiale del quale sono fatte e introducono chi le osserva in un mondo onirico, quasi magico, liberamente interpretabile in base al sentire di ognuno, al quale le fotografie fanno da sfondo diventandone parte integrante..
La mostra Borio al quadrato è patrocinata dal MUNICIPIO BASSA VAL BISAGNO del quale l’architetto Massimo Ferrante è il presidente. L’inaugurazione della mostra, visitabile fino al 14 ottobre (escluso sabato e domenica) ha ottenuto un grande successo di pubblico ed è stata presentata dalla curatrice d’arte Loredana Trestin.

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