Le prove raccolte in modo illegale sono accettabili per incastrare gli evasori fiscali. Lo ha deciso la Corte europea dei diritti umani stabilendo che i dati sottratti alle banche possono essere usati cme prove L'organo giurisdizionale internazionale era stato chiamato a intervenire da una coppia di contribuenti tedeschi che si erano visti perquisire il domicilio in base a informazioni rubate a un istituto del Liechtenstein. I due sostenevano che la perquisizione violava il loro diritto al rispetto della vita privata e che si basava su indizi ottenuti in violazione del diritto nazionale e internazionale. La Corte europea, ha seguito il parere di un tribunale tedesco, secondo il quale non ci sono regole che vietano di usare elementi di prova ottenuti illegalmente per azioni legali.