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Donna 31enne si toglie la vita per video hard pubblicato da 'amici': quando il pudore non ha prezzo

L'uomo e la donna sono in questo Paese due soggetti di diritto, liberi di fare ciò che vogliono del proprio corpo e la propria vita a patto che non ledano la libertà altrui e che non infrangano le leggi. La donna, proprio come l'uomo, è libera di fare del proprio corpo ciò che vuole. Fotografarlo, anche nudo se vuole, e sorridere al pensiero di condividerlo con amici, amiche o chiunque voglia perché non fa del male a nessuno, tantomeno a se stessa. Perché è una sua scelta, perché ci sono diversi modi di pensare e di vedere il nudo, perché ognuno può vedere se stesso come vuole. Il male non è in questo. Il male non è nel condividere con chi si voglia. Il male è “condividere” qualcosa che non è nostro con chi non era voluto nell'altrui atto di condivisione. Questa è diffamazione ed è punibile con la legge. Proprio come l'istigazione al suicidio.
Una giovane donna del Napoletano si è tolta la vita impiccandosi con un foulard nella sua casa. Casa in cui si era trasferita da qualche tempo per rifugiarsi da un video 'piccante' che la riguardava. Video che lei stessa aveva condiviso con un gruppo di amici, ma che evidentemente non erano poi così 'amici' e per nulla consapevoli del rispetto altrui. Il tragico fatto si è verificato nella provincia di Napoli, a Mugnano. La vittima, bellissima, giovane, di appena 31 anni, era rimasta colpita dalla vicenda. Mai si sarebbe aspettata che quel video potesse diventare virale. Da quando erano cominciati insulti e beffe, la donna aveva cambiato lavoro, città, stava avviando anche le pratiche per cambiare il proprio cognome. Ma tornata a Napoli non ce l'ha fatta. E' stata trovata senza vita, nella casa di un parente.
Ora le indagini per appurare l'effettiva istigazione al suicidio, se è di ciò si tratta. Ciò che resta negli occhi di chi leggerà questa notizia è il pudore. Di una donna, di ogni donna, di chiunque faccia un passo nella direzione che vuole senza che per questo – per pregiudizio, per ignoranza, per la triste immagine che ancora della donna si ha – venga condannata all'inquisizione dei social.

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