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Siena- Ultimata l’operazione congiunta tra Siena e Roma: in manette rapinatori seriali

SIENA- Nella giornata di ieri, a termine dell’operazione congiunta che ha visto coinvolti i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Siena, unitamente ai colleghi della Squadra Mobile capitolina, la Polizia di Stato ha tratto in arresto tre rapinatori seriali, tutti romani rispettivamente di 31, 33 e 39 anni, abitualmente in trasferta in Toscana, per mettere a segno colpi alle farmacie a agli istituti bancari.
Le indagini sono scattate quando un pomeriggio di metà marzo scorso, uno sconosciuto, presentatosi all’ingresso della filiale di località Staggia Senese di Poggibonsi (SI) di Monte dei Paschi di Siena, si è allontanato in modo sospetto dopo aver appreso da un bancario che la banca era chiusa. Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Siena, informati dell’accaduto, hanno voluto vederci chiaro e, analizzando le immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza della filiale bancaria, hanno rilevato in quella circostanza che l’uomo era sceso da un’autovettura, fermatasi a distanza e poi rivelatasi rubata, a bordo della quale viaggiavano altri due soggetti. Tutto ha fatto presupporre che i tre fossero intenzionati a rapinare la banca, ma che non fossero riusciti a mettere in pratica il loro piano.
A questo episodio di tentata rapina, sono seguiti alcuni furti, andati a segno, in alcune strutture bancarie e farmacie della zona. La rapida successione in un breve lasso di tempo di una serie di azioni delittuose sostanzialmente simili ha subito indirizzato gli investigatori della Squadra Mobile di Siena a ritenere che queste fossero evidentemente attribuibili ad uno stesso e unico gruppo criminale, determinato e spregiudicato, arrivato in provincia da altrove con lo specifico proposito di compiere quelli che in gergo si definiscono “reati predatori”.
Alla loro identificazione gli investigatori sono giunti al termine di un complesso e coordinato lavoro, basatosi prima di tutto sull’analisi delle registrazioni video disponibili per alcune azioni delittuose e sull’acquisizione di dati ed elementi testimoniali. Determinante, è stato l’accertamento che i tre, proprio nei giorni in cui sono state compiute le azioni delittuose a loro addebitabili, abbiano preso alloggio, fornendo le proprie generalità, in alcune strutture ricettive di Siena e Firenze.

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