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Bonus sul risparmio energetico- Delrio: possibilità di investire 4-5 miliardi a favore degli #incipienti

Il Bonus sul risparmio energetico è in attesa di conferma, che troverà con molta probabilità nella legge di Stabilità 2017.
 A far ben sperare condomini e tecnici, sono le dichiarazioni del ministro delle infrastrutture Graziano Delrio in merito alla possibilità di investire 4-5 miliardi a favore degli «incapienti», ovvero di tutti coloro che non riescono a utilizzare il bonus fiscale a causa dei redditi troppo bassi.
L'ipotesi (predisposta dall'Enea e accolta dal vice ministro dell'Economia, Enrico Morando), prevede che per i condòmini «incapienti» il costo degli interventi condominiali di riqualificazione energetica sia sostenuto al 90% dalla Cassa depositi e prestiti, che erogherebbe un finanziamento agli interessati.
Tuttavia è necessaria una stima per avere un quadro più chiaro della situazione: se gli «incapienti» (redditi sotto gli 8mila euro) sono ufficialmente 10 milioni, anche sottraendo i probabili evasori fiscali, gli inquilini delle case ex Iacp (che non sono condòmini) e chi non vive in condominio, è ragionevole pensare che gli interessati siano non meno di 5 milioni, spesso anziani o disoccupati. Dato che una riqualificazione condominiale costa almeno 60mila euro, con 30 condòmini la spesa pro capite si aggira sui 20mila euro. E finanziare una somma del genere per tutti può voler dire 90 miliardi, e non 4 o 5. Vero che il 65% sarebbe una detrazione fiscale ma si tratta di un costo erariale enorme.
 È chiaro che la questione vada affrontata diversamente, così come sostenuto dal segretario alla Giustizia Cosimo Ferri che, con il deputato Antonio Misiani aveva presentato una proposta sicuramente più semplice e pratica, per cedere il credito fiscale agli intermediatori finanziari, affermando quanto segue: “È necessario proseguire e ampliare gli sforzi del Governo per risollevare il settore dell'edilizia anche incoraggiando gli investimenti “verdi” delle famiglie italiane nei condomìni. L'Eco-Piano oggi proposto dal presidente dell'Enea Federico Testa affronta correttamente la problematica e recupera in parte la proposta già avanzata. Rimangono da valutare attentamente i costi-benefici derivanti dall'impatto finanziario per Cassa Depositi”.
Favorevole il presidente di Assoedilizia, Achille Colombo Clerici che afferma “Il vantaggio della detraibilità si attuerebbe non sul piano fiscale, bensì sul piano del risparmio dei costi di funzionamento dell'impianto energetico.
Sul piano pubblico, lo Stato incassa l'Iva, incrementa il Pil, riqualifica il tessuto urbano delle città, riduce l'inquinamento atmosferico. Giudichiamo dunque virtuosa, dal punto di vista economico, questa misura: sul piano della riqualificazione del patrimonio immobiliare e per la sua portata anticiclica”.
Infine, secondo l'onorevole Sara Moretto presentatrice della proposta di legge che prevede il tetto di 1.000 euro annui per il bonus e la cedibilità del credito fiscale alle banche “Le imprese del settore non possono fare da banca ai cittadini che vogliono usare il bonus: per questo occorre coinvolgere le banche, e anche l'Abi è stato messa informalmente a conoscenza del progetto”.

 

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