E' fallito il colpo di Stato in Turchia, ma la tensione tra Ankara e Washington sale. Secondo quanto appreso dalla Bbc, il ministro del Lavoro turco ha apertamente iportizzato che gli Usa siano dietro il fallito golpe della notte fra venerdi' e sabato, mentre il segretario di Stato, John Kerry, citato da Lussemburgo, ha negato tutto mettendo in guardia la Turchia da quelle che ha chiamato “pubbliche insinuazioni”. I sospetti sugli Usa – ha detto Kerry – “sono totalmente falsi e danneggiano” i rapporti.
Arrestati ieri 3mila militari golpisti e altrettanti giudici rimossi, oggi sono scattate le manette per altri 52 soldati e sono stati emessi mandati d'arresto per 53 magistrati. I morti sono circa 300, tra 41 ufficiali di polizia, due soldati, 47 civili e 104 persone definite 'complottiste'. I feriti sono oltre 1.400. La costituzione del Paese non prevede la pena di morte, ma il premier turco Binali Yildirum ha detto che il governo considererà cambiamenti legali per accertarsi che simili tentativi di colpo di stato non si ripetano mai più.