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Intervista a Carlo Denei: “Secolo e Focaccia”, in edicola il 13 luglio

Carlo Denei, comico genovese e autore di Striscia la Notizia, si propone adesso, con molta umiltà e semplicità anche in una nuova veste, cimentandosi un po' per gioco ma soprattutto per passione con il canto e la scrittura. Passioni che ha coltivato in privato da molti anni ma che solo ora, per una serie di fortunate circostanze, ha deciso di regalare al pubblico sotto forma di cd dall'originalissimo e caratteristico titolo “Secolo  e focaccia” e di un libro' “Secolo focaccia e fantasia” definito da lui stesso “una lettura da spiaggia”. Entrambi usciranno il 13 luglio abbinati al secolo xix e rimarranno in edicola per circa un mese. 9 canzoni e uno scritto nati dalla sensibilità di un campione della risata capace in questi due casi di strappare un sorriso e nello stesso tempo invitare a riflettere su alcuni temi sempre attuali. La canzone che dà il nome all'album ' secolo e focaccia' accompagnata da un ottimo video girato per Le vie della superba fa trasparire una visione nostalgica, un forte attaccamento, un rapporto quasi amoroso con la propria Genova che Denei conserva anche quando va in vacanza o per lavoro si allontana dai carruggi, e dai profumi familiari.
Carlo, come nasce questo cd?
Questo cd nasce un po' per gioco, diciamo che finalmente ho avuto il 'coraggio' di rendere pubblico quello che da sempre tenevo per me. Io ho sempre scritto canzoni, comiche e non ma sono sempre stato frenato dalla paura di essere preso in giro. Quando fai una battuta, la reazione delle persone è immediata e sincera, non possono mentire. Se piace ridono, se non piace si vede. Con un libro o delle canzoni è diverso perché la gente che ti conosce non ti dirà mai che quello che gli stai facendo sentire o leggere non gli piace. Faccio il comico da 30 anni e non mi sento né un cantante né uno scrittore ma ho deciso, anche grazie all'incoraggiamento di Nicola Ursino, che si è occupato degli arrangiamenti, di divertirmi nel realizzare questo cd che mi piace definire “una raccolta di canzoni d'amore semi-serie” dedicate alla mia donna, alla mia città, ai miei amici. Tra le circa 40 canzoni che ho scritto in questi anni ho tirato fuori dal cassetto quelle che mi sono sembrate più adatte e ancora attuali.”
Ci vuoi parlare delle canzoni che compongono il disco, magari attribuendo un aggettivo per ogni canzone?
Il cd è composto da nove tracce. Di tre canzoni abbiamo anche girato il videoclip (secolo e focaccia, pendolari, con la collaborazione di tanti amici genovesi e giugno 1970) in progetto c' è la realizzazione del video di sigaretta. Quello che ci tengo a dire prima di parlare delle singole canzoni è che non credo ci sia un' unica chiave di lettura , una volta che pubblichi qualcosa non è più tua, la regali a chi ne fruisce e la fa sua in un modo personale, in base al proprio sentire. Io spero solo che le persone si divertano ascoltando queste canzoni.
La prima del cd è Pendolare, che definirei una metafora. Io nella canzone perdo il treno maldestramente per un soffio e può essere quindi letta come l'espressione delle occasioni che abbiamo perso per un niente. Questo brano ha anche una versione 'corale' nel quale compaiono le voci di diversi amici e cantanti genovesi. Per alcuni sono andato personalmente e casa per registrare, è stato molto divertente fare questa cosa insieme. Sto parlando di Alessandro Bianchi, Paolo Passano, Roberto Tiranti, Piero Parodi Vladimiro Zullo, Claudia Pastorino, Andrea Di Marco, Settimo Benedetto Sardo, Andrea Bottesini, i Buio Pesto, Franca Lai, Michele e Pinuccio Brenzini.
Fumenti direi che è una canzone ipocondriaca per ipocondriaci. L'ho scritta negli anni '90 ma è ancora attualissima visto che sono ipocondriaco e lo sono sempre stato. Credo che sia la malattia del secolo. Ho anche scritto un libro e costruito uno spettacolo teatrale su questa “malattia”.
Secolo e Focaccia la definirei profumata ed è l'ultima che ho scritto. Rappresenta un sentimento che ho maturato nel corso degli anni nei quali ho viaggiato spesso. Se vogliamo è una dichiarazione d'amore per Genova, la mia città, che mi porto dietro anche quando mi allontano fisicamente per qualche tempo. Il titolo rappresenta una sorta di rituale per me: la focaccia che compro prima di mettermi in macchia e che mangio poco dopo o porto ai colleghi a Milano se vince il Genoa e il Secolo XIX che leggo quando non sono a Genova per rimanere in contatto con lei e i suoi sapori. 'Il secolo ha l'inchiostro che profuma di mare' .
Giugno 1970 è una canzone malinconia che ho scritto in un pomeriggio particolare. Era il giugno 1994 e alla sera ci sarebbe stata la finale mondiale tra Italia e Brasile ma io mi sono accorto che non provavo niente, non ero emozionato. Per ritrovare quel coinvolgimento ho sentito la necessità di evocare personaggi e momenti che hanno fatto il vero calcio. Originariamente parlavo di Sacchi che ho poi cambiato con Lippi per il resto è rimasta uguale. Come uguale é la mancanza di passione con la quale guardo i mondiali adesso, non c' è più lo spirito di un tempo, il senso di appartenenza. Non ci sono più le scuole, il vero calcio, ora vincono gli interessi.
L'aggettivo che mi sento di dare a Nemmeno un attimo è bella, è il brano al quale forse sono più legato perché è l'unico che ho scritto apposta. È una dichiarazione d'amore per mia moglie scritta per il nostro anniversario. Il primo ad ascoltarla è stato mio figlio .
Sigaretta è controcorrente. È una canzone di protesta contro i benpensanti. Sulle note blues esprimo la mia insofferenza contro quelli che sono contro il fumo. Il brano è arrangiato da Bonfanti e Lamberti. Ho aggiunto una parte finale che non avevo scritto prima per renderla più accattivante e per il resto è rimasto invariato quello che avevo scritto anni '90, che ancora mi piace.
Arriviamo a Smog che definirei folle. Parla di un maniaco, uno stalker fuori di testa ma buono d'animo Che segue con insistenza la sua innamorata.
Infine Amici miei, sentimentale. In questo brano strizzo l'occhio al passato ma guardo con speranza al futuro. In amici miei c' è tutto, i vecchi amori, amici che per varie ragioni non condividono più niente con me, ogni strofa è dedicata a qualcuno”.
Per quanto riguarda il libro, come lo definiresti? Dove sta la fantasia che citi nel titolo?
Il libro, “Secolo focaccia e fantasia” lo definisco una lettura da spiaggia. Ovvero un libro da leggere in leggerezza, non è un romanzo ma una lettura, spero piacevole che ripercorre diverse tappe della mia vita. È un diario, c ' è molto di me in quelle pagine ma non tutto, la fantasia è proprio quell'ingrediente che ho inserito per rendere il tutto più accattivante . Il meccanismo che mi piacerebbe instaurare con il pubblico è quello di sfidarlo a capire dove finisce la realtà dei miei racconti e dove inizia l'esagerazione, lo zampino dell'immaginazione. Rispetto al cd, il libro è più in linea con il mio percorso e con quello che la gente si aspetta da me , si ride molto di più rispetto al cd.
Quali sono i tuoi impegni per l'immediato futuro?
Continuerò a fare serate comiche, parteciperò alla serata del 12 luglio “Sei sestrin. Pe Sestri” con 5 grandi artisti genovesi: Michele, Franca Lai, Enrico Bianchi e Piero Parodi.
Per quanto riguarda il teatro riprenderò il mio spettacolo “Se c'è pubblico guarisco” per la regia di Lazzaro Calcagno che porterò al teatro dell'Ortica il prossimo 16 luglio.
Hai qualche idea in mente che ti piacerebbe realizzare prossimamente ?
Mi piacerebbe cimentarmi insieme a Nicola Ursino nella realizzazione di videoclip tramite il Mac, una nuova frontiera alla quale ci piacerebbe aprirci .
C'è qualcosa in particolare che vuoi dire al pubblico?
Vorrei solo invitare la gente non solo a leggere il libro ma anche ad ascoltare le canzoni il cd, mi piacerebbe proprio che sentissero i brani.
Visto che nei giorni scorsi ti abbiamo visto in abiti da cuoco per preparare la focaccia nell'attesa di vederti fare il secolo XIX ti ringraziamo e ricordiamo a tutti di memorizzare la data del 13 luglio!
Per vedere l'intervista a Carlo Denei clicca qui  

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