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Il Napoli stecca la prima da capolista e scivola 3-2 a Bologna: decide Destro, inutile la doppietta di Higuain

L'aveva definita ''la partita più difficile'' ed ha avuto ragione Sarri, uscito con le ossa rotte dal Dall'Ara, dove un Bologna rigenerato dalla cura Donadoni vince 3-2 contro il Napoli capolista, scivolato al terzo posto, e mette un altro mattoncino per la salvezza: Destro si ricorda come andare in gol e ne fa due, poi arrotonda Rossettini. La reazione del solito Higuain serve solo per la classifica marcatori.
I partenopei iniziano il match in formazione tipo, con Callejon e Insigne a supporto del Pipita ma è l'aspetto mentale a tradire gli azzurri che, galvanizzati dalla testa della classifica, affrontano il match con sufficienza, venendo puniti dal primo squillo dei rossoblu: al quarto d'ora Destro scatta su un lancio lungo e brucia Reina.
Dopo sette minuti il Dall'Ara può esultare una seconda volta con Rossettini, che stacca da angolo, poi Donadoni piazza Taider e Rizzo a guardia delle fasce e Gataldello in marcatura su Higuain, così il Napoli si affaccia poco in area e quando lo fa trova uno strepitoso Mirante.
L'ombra della prima sconfitta in campionato si materializza al 60' ed ha ancora il volto di Destro, che batte un non impeccabile Reina.
Quando tutto sembra perduto la reazione partenopea diventa furibonda ed è il Pipita a suonare la carica: ''Se non vince il pallone d'oro è una testa di c….'' aveva detto Sarri, e l'argentino lo ripaga con un tocco ravvicinato e una percussione in area che valgono il 3-2.
Non basta.
''Eravamo nervosi perché avevamo speso tanto con l'Inter, abbiamo sbagliato approccio – spiega Sarri -. Adesso diranno che non reggiamo il primato? I nostri obiettivi sono altri''.
Ora l'Europa League di mezzo poi la partita con la Roma, due squadre che punteranno disperatamente al bottino pieno.

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