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Accade oggi: dopo 52 anni la morte di John F. Kennedy rimane un mistero

22 Nov- Accade oggi, Venerdì 22 Novembre 1963 a Dallas (Texas) l'assassinio di John Fitzgerald Kennedy, 35esimo presidente degli Stati Uniti. Una scena che quasi tutti conosciamo o di cui ne abbiamo sentito parlare almeno una volta. Infatti, la morte di John F. Kennedy è stata una delle pagine più nere della storia d' America. La sua morte, a distanza di 52 anni rimane ancora oggi un mistero. Il Presidente era in un automobile scoperta, quando qualcuno gli sparò, uccidendolo immediatamente. Erano le 12.30 a Dallas e Kennedy stava viaggiando con la moglie Jacqueline, il governatore John Connally e sua moglie Nellie, a bordo della limousine presidenziale che si trovava nella Dealey Plaza. Telecamere e macchine fotografiche stavano immortalando la sua visita a Dallas, quando l’operaio, attivista ed ex soldato Lee Harvey Oswald lo colpì mortalmente a colpi di fucile. Dopo l'omicidio del Presidente, per far chiarezza sulla vicenda, venne creata una commissione d'inchiesta, la commisione Warren, che nell'arco di un anno di indagini arrivò alla conclusione che Kennedy potesse essere stato colpito da un unico cecchino, sebbene l'opinione pubblica pensasse a un vero e proprio complotto. Ma i dubbi rimasero e nel 1976 venne creato un nuovo organo, la United States House Select Committe on Assassinations, che indagò raccogliendo informazioni per tre anni. Sulla base di prove acustiche, video e testimonianze, la nuova commissione ipotizzò che vi fossero stati quattro spari da parte di Lee Harvey Oswald. A quest'ultimo vennero poi riconosciuti problemi psichiatrici e venne poi ucciso poco dopo da un altro criminale Jack Ruby, che potrebbe aver agito insieme ad altre persone, da qui nasce infatti l'idea del complotto. Lee Harvey Oswald però venne arrestato per l'assassinio di un poliziotto e in seguito imputato anche dell'assassinio del presidente Kennedy, ma lui non confessò mai e sostenne di essere solo un capro espiatorio. Certo, alla fine si dovettero per forza trarre delle conclusioni e delle due inchieste ufficiali, quella della Commissione Warren e quella dell'United States House Select Committee on Assassinations, fu reso noto che: Oswald aveva ucciso Kennedy da solo (per compiere un gesto importante e “rivoluzionario” che lo avrebbe reso famoso e avrebbe riscattato la sua vita), che poi era stato ucciso a sua volta da Ruby, che intendeva vendicare Kennedy sull'onda dell'emozione, e che a sua volta era riuscito a sparare a causa dell'insufficiente sorveglianza nella stazione di polizia di Dallas. L'HSCA ammise comunque la possibilità che più persone avessero partecipato al delitto. Quello che certamente fa più pensare è come mai Kennedy sia stato ucciso. Secondo diversi sostenitori delle teorie del complotto, il Presidente sarebbe stato ucciso per diverse e mai chiarite motivazioni, che nel corso degli anni si sono succedute a varie argomentazioni ed ipotesi, fino ammettere un presunto coinvolgimento di J. Edgar Hoover e l'FBI. Si è pensato anche a Fidel Castro, al KBG, i petrolieri e la lobby delle armi. John Fitzgerald Kennedy fu un uomo innovativo, democratico e a favore degli emarginati, nella sua politica lottava contro la povertà, fece leggi a favore dell'istruzione e leggi contro la discriminazione razziale nei luoghi pubblici, nelle scuole di tutti i livelli, nelle forze armate e nelle imprese pubbliche e statali, a rinforzo delle lotte per i diritti civili iniziato dal movimento di protesta degli americani di origine africana. 

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