FERRARA – Cloe non ce l'ha fatta. L'84enne di Renazzo, presa selvaggiamente a botte da due romeni lo scorso venerdì mattina, si è spenta intorno alle 2.40 di stanotte nel reparto rianimazione del Sant'Anna di Cona. Dopo due interventi delicatissimi alla testa, si è dovuta arrendere all'emorragia cerebrale causata dai pugni e dai calci di Florin Grumeza e Leonard Veissel. La posizione dei due romeni si è ovviamente aggravata: ora sono accusati di omicidio volontario oltre che di rapina aggravata. “Abbiamo trovato la porta aperta, dovevamo rubare oro e soldi”, ma alla fine se ne erano andati con un bottino di 90 euro e un pugno di gioielli, lasciando dietro di sè una scia di sangue e violenza. “Non volevamo commettere tutto questo – hanno detto i due rapinatori davanti al gip – abbiamo perso la testa davanti a tutto quel sangue. Non lo faremo più. Ci dispiace”. Una barbarie inaudita, spiegano gli inquirenti, che avrebbero trovato le impronte dei piedi sui vestiti intrisi di sangue di Cloe, segni inequivocabili di tutti quei calci che hanno provocato la frattura del cranio, della aorta e del bacino della povera anziana. L'allarme lo aveva lanciato Maria Humeniuc, la nuora di 53 anni, le cui condizioni al Maggiore sono migliorate negli ultimi giorni. Mentre i due romeni si accusano l'un l'altro su chi avrebbe picchiato di più la pensionata, l'indagine prosegue: ieri i carabinieri hanno ritrovato nel Bolognese i gioielli rubati dalla casa di via Lunga, rivenduti a un Compro Oro. Sono in corso gli accertamenti.