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Savona – Espulso giovane marocchino, condivideva l'attentato al Carlie Hebdo

Savona – Ieri mattina i Carabinieri del ROS di Genova e del Comando Provinciale di Savona, in collaborazione con il personale della Questura, hanno eseguito un decreto di espulsione emesso nelle precedenti ore dal Ministro degli Interni per ragioni di sicurezza nazionale a carico di un giovane marocchino residente a Ceriale (SV). Il provvedimento amministrativo scaturisce da un’indagine antiterrorismo del ROS – sotto il coordinamento del Proc. Agg. Nicola Piacente e il Sost. Proc. Federico Manotti di Genova – iniziata la scorsa estate e conclusa alla fine di maggio scorso con la perquisizione domiciliare del giovane. L’inchiesta ha cristallizzato il lento processo di radicalizzazione del giovane marocchino, da anni residente in Italia, avvenuto tramite il web. Pedinato ed intercettato per mesi dai Carabinieri del ROS, il giovane ha espresso in più di occasioni palesi condivisioni alle metodologie terroristiche poste in essere dallo Stato Islamico, interagendo virtualmente con altri soggetti poi espulsi dall’Italia per ragioni di sicurezza nazionale all’indomani della strage al giornale satirico parigino CHARLIE HEBDO. Solo l’arresto – avvenuto nel marzo scorso – di una cellula di islamisti albanesi ritenuti responsabili dell’instradamento in Siria di un giovane marocchino residente nel bresciano, ha indotto il giovane cerialese a “congelare” le sue posizioni radicali. I Carabinieri hanno così documentato un attento processo di de-radicalizzazione ritenuto tuttavia dagli inquirenti strumentale ad una strategia di “inabissamento” posta in essere dall’islamista per sfuggire al probabile controllo delle autorità, reso particolarmente capillare negli ultimi periodi vista la recente escalation del terrorismo internazionale di matrice islamista. Il caso, a prescindere dal merito, rappresenta la prima vera espressione in Liguria dell’esistenza di “lupi solitari” e pertanto sarà – in condivisione con il ROS Centrale dei Carabinieri – oggetto di studio sia sul piano delle nuove tecniche investigative che verso il fenomeno del radicalismo via web propugnato dai c.d. greenbirds dell’I.S. (ex ISIS), che affidano al terrorismo spettacolare veicolato tramite la rete il compito di reclutare giovani terroristi pronti a compiere, anche oltre i confini nordafricani e mediorientali, gesti inconsulti contro l’odiato popolo non islamizzato.

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