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Parma, operazione “Colomba bianca”: sgominata una banda di pusher nigeriani

Parma – All’alba del giorno 2 aprile oltre 40 militari della Guardia di Finanza di Parma, coadiuvati da altri reparti del Corpo, hanno eseguito 8 misure di custodia cautelare – di cui una ai domiciliari -, tutte emesse dalla locale Autorità Giudiziaria a carico di 11 destinatari indagati per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. L'operazione, avviata nel mese di settembre 2013, è partita da un piccolo episodio di spaccio di sostanze stupefacenti in zona via Emilia Est a Parma. Ulteriori accertamenti permettevano di individuare, quali componenti del sodalizio, alcuni soggetti extracomunitari di origine africana (perlopiù di nazionalità nigeriana), con base operativa a Parma, specializzata nello spaccio di sostanze stupefacenti del tipo “cocaina”, “eroina” e “marijuana”. Nel corso delle indagini è emerso che tale organizzazione aveva importanti contatti con fornitori prevalentemente casertani; proprio da quest’ultima era partito un soggetto c.d. ovulatore che, grazie al fiuto dei finanzieri, se fosse giunto a destinazione avrebbe approvvigionato gli acquirenti modenesi e parmigiani. Nel giro di pochi mesi le intercettazioni telefoniche hanno confermato il volume dell’attività illecita, quantificata in oltre 500 grammi di droga spacciati settimanalmente sulla piazza parmigiana, con consistenti proventi illeciti. Lo smercio dello stupefacente avveniva in più punti della città (tra questi lungo la via Emilia, via Traversetolo, via San Leonardo e limitrofa via Venezia, quest’ultime oggetto di attenzione da parte delle Autorità locali per fenomeni di ordine e sicurezza), con proiezioni anche nella limitrofa provincia reggiana. Vasta era la platea di assuntori di sostanze stupefacenti, appartenenti a varie categorie sociali: tra queste, in particolare, vi erano personale del mondo sanitario, dell’autotrasporto e liberi professionisti. Gli acquirenti identificati verranno segnalati alle competenti autorità per i provvedimenti del caso (sospensioni di licenze, permessi e di patenti di guida). Proseguono le indagini di polizia giudiziaria per rintracciare gli ultimi tre soggetti “sfuggiti” alle misure restrittive eseguite. 

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