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Nuova doccia fredda dal Pil trimestrale: 14esima variazione non positiva

Bologna – Quattordicesima variazione congiunturale non positiva per il prodotto interno lordo nel quarto trimestre 2014. Nonostante qualche primo dato positivo alla fine dell’anno scorso (produzione industriale in novembre e dicembre e disoccupati in dicembre) l’atteso segnale di inversione di tendenza del Pil non si è verificato. Come mostra il grafico costruito dal Centro Studi Promotor, l’indice del Pil con base 100 nel primo trimestre 2008 (cioè nell’ultimo trimestre ante-crisi) ha subito una drastica caduta a cavallo tra il 2008 e il 2009 portandosi a quota 92,4 nel secondo trimestre 2009. E’ iniziata poi una moderata ripresa che si è conclusa nel secondo trimestre 2011 a quota 95,4. L’indice ha quindi ripreso a calare portandosi nel quarto trimestre 2012 al di sotto del livello minimo raggiunto al termine del crollo tra il 2008 e il 2009 per scivolare poi fino a quota 90,6 con un calo sul livello ante-crisi (primo trimestre 2008) del 9,4%. Secondo il Centro Studi Promotor, vi sono elementi che inducono a ritenere che l’inversione di tendenza per il Pil sia in corso nel primo trimestre 2015 per la maturazione di una serie di elementi positivi. In primo luogo cominciano a dare effetti le forti riduzioni dei prezzi di benzina e gasolio. In secondo luogo le esportazioni italiane dovrebbero trarre vantaggio dall’indebolimento del cambio dell’euro. In terzo luogo l’effetto BCE (QE e tassi schiacciati sui minimi) comincerà ad essere efficace ed infine si può ritenere che vi sia una attenuazione dell’austerity legata al forte messaggio che alle autorità dell’Unione è stato inviato dagli elettori greci. A ciò si aggiunge che in gennaio sono in crescita gli indicatori Istat di fiducia delle imprese e dei consumatori. Secondo il Centro Studi Promotor nel trimestre in corso il Pil potrebbe far segnare la prima variazione congiunturale positiva che, se seguita da un’altra variazione positiva nel secondo trimestre, segnerebbe l’uscita dalla fase di recessione iniziata a metà 2011.

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