Perugia – Lo chiamano 'crowdfounding', un termine anglosassone e ricercato che però non significa altro, banalmente e semplicemente, che 'colletta'. Eppure, anche se ormai questa parola sembra tanto obsoleta e umile che ci si vergogna di pronunciarla, è stata proprio una colletta sul web a salvare il 'Festival del Giornalismo' di Perugia, che l'anno scorso aveva annunciato la chiusura definitiva a causa di insanabili incomprensioni con gli enti locali. Così, senza più sovvenzioni, dopo 7 anni di successo, la kermesse chiudeva per sempre i battenti con l'edizione 2013, l'ultima.
L'appoggio e il sostegno di migliaia di persone sui social network, spinse però la “patron” del Festival Arianna Ciccone a provare un ultimo estremo tentativo per salvare il festival: organizzare una colletta su internet, anzi, pardon, un 'crowdfounding', per tentare di raccogliere i 100.000 Euro necessari alla realizzazione di un'edizione 2014.
Ed ora, incredibilmente e sorprendentemente, non solo l'obiettivo è stato raggiunto, ma addirittura superato: la raccolta fondi online è infatti arrivata a 115.000 Euro.
Per quanto riguarda quindi, a questo punto, le anticipazioni del Festival del Giornalismo 2014, Arianna Ciccone, intervistata dal Tgcom, ha spiegato: “pubblicheremo sul sito l'elenco dei partecipanti non appena avremo le conferme. In ogni caso quest'anno vorremmo dare un taglio internazionale molto forte, spingendo moltissimo, oltre che sui nostri workshop che restano uno di punti di forza principali del Festival, su due temi fondamentali: lo scoop del Guardian su NSA e Snowden, che rischia di essere lo scoop del decennio e l'ascesa del lettore nell'era dell'open web, cercando di capire cosa succede alle notizie quando si calano nella dimensione social”.