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Imu – Ipotesi condono: è bufera

Roma – Basta nominare la parola 'condono' e la polemica è dietro l'angolo. In un emendamento al dl Imu-Bankitalia il relatore Federico Fornaro, senatore del Pd, ha presentato, d'intesa con il governo, un emendamento che – recita il testo – aliena «le aree appartenenti al Patrimonio dello Stato sulle quali alla data del 31 dicembre 2012 sono state realizzate da privati unità immobiliari ad uso abitativo e commerciale in assenza di autorizzazione» e le cede, «a cura» dell'Agenzia del Demanio «mediante vendita diretta in favore dell'occupante che ne faccia richiesta». La 'denuncià arriva dal Movimento 5 Stelle, che protesta: «È assurdo. Si fanno nuovi condoni su aree demaniali per fare cassa. Si fa cassa con l'illegalità». I Cinque stelle chiamano in causa anche Scelta Civica, che si tira immediatamente indietro: «Nessun senatore attualmente iscritto al gruppo parlamentare di Scelta civica ha mai sottoscritto emendamenti che reintroducono condoni edilizi». Più articolata, invece, la risposta del senatore Pd: «Nessun condono edilizio. Stiamo – spiega Fornaro in una nota – ancora discutendo dell'emendamento presentato da noi d'intesa con il governo e siamo pronti ad accogliere eventuali subemendamenti per evitare proprio che qualcuno possa pensare che si tratti di un condono generalizzato». Fornaro non risparmia una stoccata al senatore M5S, Andrea Cioffi, che non avrebbe «scoperto proprio un bel nulla: tutto sta avvenendo nel massimo della trasparenza e del rispetto dei regolamenti – assicura – non c'è nessun condono, nemmeno mascherato. Il governo ci ha chiesto di trovare una soluzione al problema, se c'è la possibilità di trovarla bene, altrimenti finisce cestinata». La relazione illustrativa all'emendamento prova a chiarire: non c'è alcun riferimento ad edifici da condonare, ma solamente ai terreni su cui tali edifici sono stati costruiti, al tempo senza autorizzazione. La proposta, si legge infatti, «mira al risanamento e al recupero di aree e siti di proprietà dello Stato sui quali, a partire dal 1950, sono state realizzate» anche «edificazioni da parte di privati». Lo scopo sarebbe quello di definire «assetti proprietari spesso controversi» in cui il proprietario legittimo dell'abitazione non lo è del terreno su cui questa poggia. Tali situazioni sono spesso oggetto di cause per usucapione del suolo in danno dello Stato, e l'emendamento, secondo il testo, porterebbe «una sensibile riduzione dei contenziosi attualmente pendenti con i privati costruttori, oltre che una considerevole contrazione dei costi di gestione a carico dell'Erario». Le polemiche non tardano però ad arrivare. Dopo Sel è la volta dei Verdi: «Un condono rappresenterebbe un vero e proprio golpe contro i beni della collettività e dell'ambiente», mentre per i Pd Ermete Realacci e Michele Anzaldi, «se fossero vere le notizie» verrebbe «messa a serio rischio l'approvazione del dl stesso». Chiara Braga, anche lei Pd, promette «battaglia perchè la stagione dell'abusivismo è chiusa e un governo sostenuto dal Pd non potrebbe mai avvallare una scelta del genere».

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