Napoli – La polizia ha acquisito le immagini di una telecamera di sorveglianza nelle quali si vede chiaramente un uomo che si avicina ad un negozio chiuso, di notte, che oltretutto si premura di camminare a testa bassa perché ben cosciente dell'esistenza dell'obiettivo, anche se pare non curarsene minimamente.
Debitamente coperto in volto, l'uomo raggiunge la saracinesa del negozio e vi appoggia un incolucro, quindi estrae un accedino dalla tasca e, con movimenti controllati, accende una miccia per poi allontanarsi a passo veloce.
Pochi attimi dopo un lampo, un boato assordante, l'esplosione di una bomba-carta decisamente potente che manda in pezzi la saracinesca e la vetrina del negozio. Il tutto si è svolto in Piazza D'Annunzio, a Fuorigrotta, intorno all'una e mezza di lunedi notte. Gli investigatori non sono nuovi a certe immagini, infatti confermano trattarsi di uno fra i molti episodi simili che avvengono con sconcertante frequenza a Napoli e nel teritorio circostante. La firma non lascia dubbi: sono gli avvertimenti della camorra per la mancata riscossione del pizzo.
A nulla è servita la vetrina anti-sfondamento: la bomba era stata appositamente confezionata per provocare danni consistenti. Un deterrente che doveva disintegrare anche la vetrina e la saracinesca più resistente. E così è stato.
La criminalità organizzata dimostra di sapersi muovere nel territorio, e nemmeno le telecamere di sorveglianza riescono a frenare le cattive intenzioni, per piegare a volontà di quei negozianti che non vogliono sottostare al diktat del ricatto. A nulla importa che le attività commerciali non navighino in buone acque in questi tempi di crisi conclamata: alla camorra la crisi non interessa.