Tutto pronto per la sesta vasca, il tanto discusso, e pare finalmente approvato, superbacino galleggiante. La notizia non è ufficiale, ma secondo gli organi di stampa, si attende ormai solo l´ufficializzazione della decisione, che dovrebbe essere ratificata nel prossimo comitato portuale del 29 giugno.
Ad essere in discussione non è tanto la questione se realizzare o no la sesta vasca, quanto dove collocarla. La costruzione del superbacino permetterebbe a Genova di poter disporre di un´area specifica per le riparazioni delle grandi navi da crociera: secondo un recente studio del Rina, la disponibilità di una struttura adeguata consentirebbe al porto genovese di poter ospitare per le riparazioni, almeno centocinquanta grosse unità all´anno.
Tutti d´accordo quindi, a cominciare dalle istituzioni, Autorità portuale, Comune, Regione, ai privati, e alle organizzazioni sindacali, sulla necessità di non perdere un´occasione davvero unica di crescita e di ricchezza.
Ma il problema è un altro e consiste nel trovare un´adeguata collocazione ad una struttura di almeno 365 metri di lunghezza, e che, a causa del tipo di attività, rischia di creare non pochi problemi, alla città e ai suoi abintanti.
Il piano che l´Autorità portuale starebbe elaborando in questi giorni,prevede la collocazione della struttura nei pressi delle Riparazioni Navali (molo Giano), grosso modo davanti all´area occupata cantieri D´Amico, ma non si esclude che possa essere utilizzato anche il molo Duca degli Abruzzi, attualmente occupato dallo Yacht Club. Si tratta, in pratica, di riproporre con maggior forza il prgetto iniziale, che non aveva mancato di suscitare, lo scorso anno, roventi polemiche.
Proprio dallo Yacht Club e dalla Canottieri Genovesi Elpis, erano venute le opposizioni più forti al progetto:incompatibilità con l´attività della nautica da diporto, a causa soprattutto delle polveri, dovute alle lavorazioni, e nessuna intenzione a traslocare.
Anche l´impatto ambientale è stato a lungo oggetto di discussioni: se qualche mese fa era proprio il vicepresidente della Regione Liguria Marylin fusco ad avanzare dubbi sul superamento della valutazione di impatto ambientale, il Comitato Porto aperto ha fatto di questo tema un cavallo di battaglia, e ha dato voce agli abitanti del quartiere di Carignano, sovrastante l´area interessatae preoccupati dalla presenza di una struttura così ingombrante.
Difficile trovare alternative: l´idea di un accorpamento ai cantieri di Sestri si era rivelato ben presto una soluzione improponibile, come sottolineato dal Sindaco Vincenzi, in quanto l´opera di ribaltamento a mare dei cantieri, è legato alla destinazione d´uso, vale a dire di cantiere di costruzione e non di riparazione navale.
Il sindaco aveva allora proposto di interrare il bacino presso Calata Gadda, riprendendo un´idea a suo tempo avanzata da Renzo Piano. Il presidente dell´Autorità Portuale, Luigi Merlo, si era disposto a valutare la proposta, ma dalle ultime indiscrezioni, pare che abbia prevalso l´idea originale: superbacino, quindi, al molo giano, nell´area delle Riparazioni, come si era a suo tempo proposto.
Non resta che aspettare il prossimo comitato portuale e la coda di polemiche che inevitabilmente seguiranno, se sarà confermata l´indiscrezione.
Poi, finalmente, i lavori per la sesta vasca potranno avere finalmente inizio.
Daniele Cerruti