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Meduse in aumento, colpa della pesca eccessiva

Ambiente – Un'attività di pesca intensiva e sregolata in diverse zone del mare sta causando un incredibile boom nella popolazione di meduse. Ormai quasi prive di predtori naturali, le meduse si riproducono a dismisura grazie alla presenza maggiore di alghe e fitoplancton. 
Anche per prevenire fastidiose gite al mare rese impossibili da branchi di animali marini urticanti, Focus, l'Università del Salento e il Cnr-ismar hanno lanciato un'app per le segnalazioni da inviare poi al sito meteomedue.it. 
Gli utenti possono così inviare la propria segnalazione, magari corredata anche da una foto dell'esemplare, e aiutare nella compilazione di una mappa delle zone più “infestate”. 
A riprova che la presenza di queste specie marine ha come causa prevalente l'eccesso di pesca – spiegano gli esperti –, più che il surriscaldamento globale. Abbiamo depauperato le specie ittiche, ci sono meno larve e quindi meno baby pesci e le meduse hanno pertanto meno concorrenti per la loro dieta. E così si moltiplicano. La novità è che i bagnanti hanno preso confidenza con queste specie marine e sanno riconoscerle. Sanno, per esempio, che quelle più urticanti hanno tentacoli molto lunghi (la Pelagia o la Caravella Portoghese), e talvolta arrivano ad apprezzare la bellezza degli esemplari innocui”.

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