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Lazio – Clan Mallardo: maxi sequestro per 65 milioni

Roma – Maxi blitz della Finanza contro gli affiliati al clan Mallardo, contro quali sono in corso da alcune ore sopralluoghi e perquisizioni tra Lazio, Campania ed Emilia Romagna condotte dal Nucleo Polizia Tributaria di Roma. Tra i primi risultati dell'operazione, denominata “Bad Brothers”, il sequestro di beni mobili ed immobili, tra cui alberghi, ristoranti, concessionari di autoveicoli e oltre 170 immobili, per un valore complessivo superiore ai 65 milioni di euro. Al centro dell'inchiesta coordinata dal procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone, le attività criminali dei fratelli Domenico e Giovanni Dell'Aquila (da qui il nome dell'inrera operazione), collegati al clan camorrista dei Mallardo, del figlio di Giovanni, Vittorio Emanuele Dell'Aquila, e del loro fiduciario Salvatore Cicatelli, che nel tempo hanno messo in piedi un piccolo impero economico operante, prevalentemente, nel territorio del basso Lazio. Core business dell'attività, secondo le indagini condotte dal Gico del Nucleo di Polizia tributaria di Roma, il finanziamento del traffico di sostanze stupefacenti ed il controllo – con la partecipazione finanziaria o con la riscossione di quote estorsive – di attività economiche di rilievo nei settori dell'edilizia, degli appalti pubblici, delle forniture pubbliche e del commercio all'ingrosso. Il divario tra il patrimonio mobiliare ed immobiliare dichiarato dalle società della holding e il modesto profilo reddituale emergente dalle dichiarazioni dei redditi dei prestanome hanno permesso alla Guardia di Finanza di richiedere l'applicazione del Codice Antimafia, che ha permesso il sequestro finalizzato alla confisca dell'intero patrimonio, direttamente o indirettamente riconducibile ai “Bad Brothers”. Che non è poco: 11 società, con sede nella provincia di Latina, Napoli, Caserta e Bologna; quote di altre 4 imprese operanti nel settore della costruzione e dell'intermediazione immobiliare, oltre a n. 174 immobil, 25 tra auto e moto, anche d'epoca, e conti correnti bancari e postali ed azioni per un valore complessivo di oltre 65 milioni di euro.
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