Torino – Ci sono altri fronti di indagine nel procedimento sulla sanità piemontese che venerdì scorso ha portato a sette arresti e a un avviso di garanzia per l´assessore regionale Caterina Ferrero. Oltre agli episodi contestati (che configurano i reati di turbativa d´asta) i pm Paolo Toso e Stefano Demontis e gli investigatori della guardia di finanza si sono interessati ad altri aspetti del lavoro dell´Assessorato.

Uno di questi è la vicenda sulla cosiddetta distribuzione per conto, un meccanismo con cui le medicine vengono acquistate dalle Asl e consegnate alle farmacie, che sulla vendita applicano un differenziale.
Nelle carte processuali l´argomento viene affrontato molto spesso: si vuole capire se lo strumento sia stato applicato in modo coerente e senza eccessivi costi per l´amministrazione pubblica. Agli investigatori risulta che, su questo punto, vi fossero delle divergenze di vedute tra l´Assessorato e il nuovo direttore regionale della sanità, Paolo Monferino.