Roma – L'ENPA risponde a EdizioniOggi in merito all'articolo “ENPA – I soldi di Padre Pio nelle casse dell'Ente?” pubblicato il 17 aprile 2013.
Volentieri pubblichiamo la richiesta di intervento inviataci dalla presidente dell'Enpa, Carla Rocchi, confermando che il quotidiano è a disposizione di chiunque voglia intervenire sull'argomento poichè l'unico interesse di EdizioniOggi è quello di fare chiarezza sulla vicenda:
“Egregio Direttore,
abbiamo letto l’articolo sopra indicato e riteniamo opportuno, anche ai fini della completezza dell’informazione dei lettori della testata da Lei diretta, fare alcune specifiche precisazioni relative al merito delle gravi accuse in questo mosse a Enpa.
Prima di tutto, segnaliamo che Enpa ha provveduto ad individuare ed escludere dalla propria amministrazione i soggetti che si sarebbero resi responsabili di irregolarità e appropriazioni indebite in danno dell’Ente stesso.
A tal proposito, precisiamo che il procedimento penale attivato dalla Procura di Genova (al quale è stato dato ampio spazio sul sito internet da Lei diretto) è scaturito da un esposto presentato anche dal nostro attuale Tesoriere, dottor Sergio Sellitto.
Inoltre, vorremmo sottoporLe anche alcuni dati di fatto, che evidentemente non sono a conoscenza della Sua Redazione, con riferimento alle specifiche accuse mosse a ENPA di non aver effettuato il pagamento di quanto dovuto a diversi soggetti (Casa sollievo dalla Sofferenza di San Giovanni Rotondo, Opera Don Guanella, Associazione Amici del Cane di Genova, Parrocchia di S. Paolo di Genova), sulla base delle ultime volontà testamentarie, manifestate da una sostenitrice dell’Ente, che ha devoluto la propria eredità a quest’ultimo.
Ed infatti segnaliamo che Enpa, in qualità di erede di detta sostenitrice, ha dato esecuzione ai lasciti disposti da quest’ultima a favore dei sopra indicati soggetti, naturalmente con i tempi necessari all'espletamento degli atti dovuti”