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20 milioni di beni sequestrati.

 20 milioni di euro sono stati sequestrati dalla guardia di finanza del comando provinciale di Catania all’imprenditore Sergio Leonardi, 42 anni.

 Sergio Leonardi è indicato dalla Procura distrettuale di Catania come “soggetto che vive abitualmente con i proventi di attività delittuose essenzialmente consistenti nella perpetrazione continuata di articolate frodi fiscali e di contrabbando aggravato”. Secondo l’accusa, la sua “carriera criminale avrebbe avuto inizio nel 2007 sotto l’egida mafiosa dello zio della moglie, Biagio Sciuto, all’epoca, capo del clan Sciuto-Tigna”. Dopo l’arresto del boss, ricostruisce la Procura, “Leonardi, tra il 2009 e il 2011, finiva sotto l’ala protettrice di Cosa Nostra: negli anni successivi, infatti, sarebbero stati i Mazzei ad avvalersi del suo operato trovando nelle sue aziende di commercializzazione di prodotti petroliferi lucrose possibilità d’investimento e di riciclo di capitali illeciti”. E sarebbero stati sempre i ‘Carcagnusi’ a metterlo in contatto anche con personaggi organici alle famiglie mafiose di Mazzara del Vallo. Più volte indagato dal 2015, Leonardi nel gennaio del 2020 è tra i destinatari delle misure restrittive dell’operazione “Vento di scirocco”, con l’imprenditore accusato di essere “il gestore effettivo di un novero di società esistenti solo sulla carta, aziende costituite con la sola finalità di omettere ogni adempimento tributario per consentire poi alla società destinataria finale del carburante di mettere tra i suoi profitti anche il mancato versamento delle imposte”. 

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