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Comunali Roma – Spunta Marchini, ma nel Pd è l'ora di Gasbarra

Roma – Nel giorno in cui gli occhi sono puntati sull'esito delle primarie del centrosinistra, che peseranno anche sulle prossime elezioni amministrative, l'imprenditore Alfio Marchini, erede di una dinastia romana di costruttori tradizionalmente legata alla sinistra, si candida alle primarie a sindaco di Roma. In realtà si tratta di una conferma, perchè l'ipotesi Marchini era già circolata nelle scorse settimane. La conferma ai microfoni di 'In mezz'orà. A spingerlo alla competizione elettorale, ha spiegato lo stesso Marchini, la 'passione': “Lanceremo una lista civica – ha annunciato – primo passo di un progetto più ampio, un movimento civico metropolitano”. Si dice deluso da Alemanno ed è critico nei confronti del Pd. E afferma che Roma deve fare una grande operazione di manutenzione ordinaria e straordinaria. Intanto anche Roma col fiato sospeso attende i risultati dello scontro Bersani-Renzi. L'esito avrà inevitabilmente anche un peso nelle scelte dei candidati alla corsa a sindaco. Se infatti dovesse essere confermata la vittoria di Bersani, questo comporterebbe l'allontanamento per la corsa al Campidoglio dei candidati più vicini a Matteo Renzi, come Paolo Gentiloni. E questo in favore dei fedeli al segretario, in primis Enrico Gasbarra, su cui la pressione è oggi più forte. Per la corsa al Campidoglio, sempre che il ballottaggio non ribalti la situazione, perde terreno anche Patrizia Prestipino, mentre prende coraggio Umberto Marroni (che la scorsa settimana aveva sottolineato come Bersani avesse preso il doppio dei voti di Renzi). Ma soprattutto è pressing serrato su Gasbarra, bersaniano anch'egli, come vicini al segretario sono gli influenti Goffredo Bettini e Walter Veltroni. Gasbarra inoltre è anche considerato l'uomo-ponte verso il mondo dei centristi, sempre più in fuga dal Pdl di Gianni Alemanno e di Renata Polverini. Di certo intanto c'è che il 20 Gennaio si terranno le primarie per il candidato sindaco per il centrosinistra. Il centrodestra non ha ancora deciso il da farsi, anche se il sindaco Gianni Alemanno, che si ricandida per il secondo mandato, ha sempre affermato di voler ricorrere a questo strumento. E come lui la pensa Alfredo Pallone, ex Forza Italia corrente Tajani e uomo forte del partito nel frusinate. Un'eventuale data è legata ancora a scenari nazionali. Ma non solo: il Pdl deve ancora decidere se dare vita a primarie di partito o di coalizione, e se effettuare una sorta di election day delle primarie. Per il momento, oltre ad Alemanno, si è candidato Fabrizio Santori. Una sorpresa potrebbe essere la discesa in campo del leader de La Destra Francesco Storace, ma l'annuncio sulle sue intenzioni, che potrebbero virare più sulla Regione, si avrà il 9 dicembre.

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