Viterbo – Il giro di affari sfiorava i 10 milioni di euro in un grande giro di truffe ed assegni scoperti che ha portato all´arresto di otto nuove ordinanze di custodia cautelare in carcere.
Settanta conti correnti bancari in oltre 30 istituti di credito, sono i dati emersi dall´operazione “Golden Checks 2” iniziata ad aprile da parte del commissariato della Polizia di Porta Pia di Roma, con una decisa di arresti e ricerche ancora in corso per due latitanti.
L´accusa è di riciclaggio e associazione a delinquere.
In totale, i fermati sono 17, con ordini di custodia emessi dal gip Francesco Petrone su richiesta del pm Perla Lori.
Nel circuito illegale erano stati emessi oltre 1.600 assegni smerciati all´estero. Di questi, 300 sono stati contestati, per u valore di 2 milioni d 100mila euro. Il valore medio degli stessi assegni va da 7.000 a 40mila euro.
La banda era formata da esponenti della malavita crotonese che, secondo gli investigatori, era arrivata ad esercitare anche in Lazio, soprattutto a Grottaferrata, Viterbo, Albano e Marino. A capo dell´organizzazione i fratelli Raffaele e Leopoldo Celano, e Germano Di Vittori, considerato il punto chiave per il giro di riciclaggio, che pare coinvolga anche noti ristoratori della capitale.