Sidney – I 42 membri della Conferenza episcopale cattolica australiana sono riuniti da oggi per 5 giorni a Sydney, con un ordine del giorno dominato dalla posizione da assumere verso la commissione d'inchiesta nazionale indetta questo mese sulle risposte delle istituzioni alle denunce di pedofilia. I vescovi discuteranno in particolare l'obbligo di riferire alle autorità accuse o altre evidenze di abusi sessuali, e i sistemi di risarcimento alle vittime. L'inchiesta più approfondita sugli abusi sessuali a minori nella storia d'Australia indagherà su chiese, governi locali, enti di beneficenza, scuole, enti comunitari, compresi boy scout e club sportivi, e anche sulla polizia. La decisione ha fatto seguito alle pressioni dei gruppi di sostegno delle vittime e di diversi parlamentari, dopo che lo scandalo dei preti pedofili e delle pratiche di insabbiamento da parte delle gerarchie cattoliche era nuovamente esploso, con il moltiplicarsi di vittime che si sono fatte avanti dopo anni di silenzio. Il presidente della Conferenza episcopale, l'arcivescovo di Melbourne Denis Hart, ha detto che saranno riesaminate le procedure, duramente criticate dalle organizzazioni di sostegno, di risposta alle accuse delle vittime.