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Salute – Acquisti centralizzati, Montaldo al Pdl: “No a tarocchi”

Liguria  “Nei dati forniti responsabilmente e formalmente dalla Giunta alla commissione consiliare sui risparmi della centrale regionale degli acquisti in sanità non c’è nulla di taroccato”. Lo dice a chiare lettere l’assessore alla salute della Regione Liguria, Claudio Montaldo rispondendo ai rilievi del Pdl regionale.
“I consiglieri del Pdl – dice Montaldo – per molto tempo hanno contestato i numeri dei bilanci della sanità che puntualmente venivano certificati dal Ministero, ora lo fanno con i risultati del lavoro della Centrale che in 18 gare gestite e concluse, dal 2010 ad oggi, ha realizzato risparmi sui costi storici per 74. 295.526 euro”. “Ovviamente – spiega l’assessore alla salute – essendo gare riferite a contratti pluriennali di due, tre, quattro e in alcuni casi cinque anni, il risultato sarà spalmato sui bilanci degli anni di vigenza contrattuale e su tutte le aziende interessate”. “Un risultato – aggiunge l’assessore – che rappresenta comunque una quota limitata della voce di acquisto di beni e servizi che comprensibilmente possono essere cresciuti, su altre voci, per dinamiche inflattive o per l’aumento dei consumi”. Secondo Montaldo “l’unificazione degli acquisti a livello anche di tendenza determina, indiscutibilmente, risultati positivi”. Per quanto riguarda poi la proposta di unificazione delle ASL secondo l’assessore “è perlomeno contradditorio che il Pdl sia al contempo paladino dell’autonomia delle direzioni aziendali e poi proponga l’unificazione di tutte le ASL”. “Su questo tema comunque – ribadisce Montaldo – si discuterà sicuramente, perché un processo di concentrazione è in atto sui livelli istituzionali con le Province,ed è la tendenza che Governo e Parlamento stanno imprimendo alla pubblica amministrazione”. “Infine – conclude l’assessore alla salute – suggerirei al capogruppo del Pdl Melgrati – di non avventurarsi sul tema della gestione del calore. Infatti la vicenda, nata nel 2004, ci ha portato a ricontrattare una situazione capestro che solo la nostra determinazione ha consentito di riformulare con un contratto che ha portato ad un risparmio di 70 milioni di euro (7 per ogni anno). Nei costi dei nostri risparmi quei 7 milioni annui compaiono come spese inferiori al regalo che gli amici di Melgrati avevano fatto ai liguri”.

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