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Anche Frosinone contraria alla fusione con Latina

Latina – Che gli abitanti e le persone al vertice della provincia pontina fossero contrarie non c’era dubbio. Ma anche Antonello Iannarilli, presidente della provincia di Frosinone, ha espresso il suo dissenso per la fusione con la provincia di Latina. «Credo che il Governo non potrà non riconoscere, se ha un minimo di discernimento della realtà, che il Lazio non è una regione come tutte le altre. Il Cal del Lazio, oggi, ha deciso di manifestare, a grande maggioranza, il suo dissenso a un processo normativo che costringerebbe una delle regioni più grandi della Nazione che include la Capitale, ad avere solo due maxiprovince, una del nord con Viterbo e Rieti e una del sud con Frosinone e Latina. Province smisurate, specialmente la nostra, che tra l’altro non avrebbero più governi eletti dal popolo ma dalla politica. Per questo il Cal del Lazio, a stragrande maggioranza, ha deciso di prendere atto della Delibera di Giunta Regionale del Lazio con la quale si è deciso di ricorrere alla Corte Costituzionale contro le norme emanate dal Parlamento per il riordino delle Province. Sarà dunque il Governo ad assumersi la responsabilità di compiere una divisione del nostro territorio tanto insensata e dannosa. Tra l’altro resta ancora insoluta una questione importantissima quale è quella della conformazione della Città metropolitana di Roma, dove molti sindaci
del Lazio non possono prendere alcuna decisione, se farne parte o meno, finch‚ non ne vedono lo Statuto. Sarebbe davvero innaturale se tutti i centri oggi facenti parte della Provincia di Roma divenissero Città metropolitana o, addirittura, Capitale come alcune correnti di pensiero sostengono».

 

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