Viterbo – Il processo sull´omicidio di Gradoli, in cui sono state uccise Tatiana Ceoban e la figlia, e che vedono come imputato il padrone di casa, Paolo Esposito (con la sospetta complicità della sorella della Ceoban, Ala, all´epoca amante dell´imputato e imputata a sua volta), passa alla valutazione delle perizie che saranno effettuate dai consulenti tecnici dei pm Renzo Petroselli. L´accusa è di duplice omicidio e occultamento di cadabere.
Il RIS di Roma, diretto dal tenente Lorenzo Giampieri, ha già eseguito diversi rilievi nella villetta di Cannicelle, dove è avvenuto il delitto il 30 maggio 2009.
All´esame degli esperti, coadiuvati da Luca Gasparollo, anche il computer di Esposito, all´interno del quale sono stati rinvenuti numerosi files contenenti materiale pedopornografico.
I risultati, fino ad oggi secretati, potrebbero costituire una svolta della vicenda, a netto svantaggio degli imputati, come le dichiarazioni attese dalla professoressa Elena Pilli, dell´Università di Firenze, esperta antropologa molecolare chiamata a chiarire le tracce di sangue rinvenute all´interno dell´abitazione dove si è consumata la tragedia.