Siena – Il piano industriale di Monte dei Paschi di Siena presentato dal presidente Alessandro Profumo e dall'amministratore delegato Fabrizio Viola ha portato molti scontenti, emersi nell'incontro avutosi tra i vertici della banca e i rappresentanti sindacali dell'Istituto. Per tagliare i costi verranno chiuse 400 filiali, per un totale di 4mila dipendenti: dati che spingono i sindacati a indire uno sciopero, dopo i toni accesi del confronto. Obiettivo del piano 2012-2015 è quello di “alleggerire” la banca per “proiettarla nel futuro”, nello stesso tempo si cerca di rispondere alle richieste di capitalizzazione avanzate dall'Eba (3,3 mld). L'obiettivo del piano è anche quello di azzerare la dipendenza dalla liquidita' della Bce. Il ritorno all'utile è previsto solo per il 2015 (630 mln). I sindacati sono pronti allo sciopero, non gradendo i provvedimenti previsti: diminuzione dei costi operativi di 565 mln, riduzione di 4.600 posti di lavoro come conseguenza della cessione di asset (1200 dipendenti), razionalizzazione del Gruppo e esternalizzazione delle attività di back-office (2.300 dipendenti) e il taglio di circa 100 dirigenti.