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Viterbo – “No al nucleare“: pericolo scorie

 Viterbo – Il consigliere Provinciale, Giovanni Francola (IdV) si schiera apertamente contro il programma di governo per la realizzazione delle centrali nucleari di terza generazione.

Sono promessi benefici economici per i comuni dove è prevista l´installazione delle nuove centrali, nonché per il territorio che ospiterà i depositi di stoccaggio delle scorie. Secondo i piani di governo, dovrebbero essere 52 i siti di stoccaggio delle scorie.

Si parla di benefici…Ma quali sarebbero? Questa è la domanda posta dal consigliere provinciale Francola: “No alle centrali! No alle scorie radioattive nella Tuscia! No al Nucleare! E´ un No che è già stato espresso nel referendum di oltre vent´anni fa, ma il governo pare ignorarlo completamente. I cittadini devono essere informati: una centrale nucleare di terza generazione che produca 1.000 MWe, costa, in media, 2.000 (duemila) miliardi di euro, e si costruisce in un periodo oscillante dai 5 ai 7 anni. Successivamente devono essere messe a punto le numerose autorizzazioni, e fra un intoppo e l´altro (costume tipico qui da noi, in Italia) si arriva almeno a 10 anni, con un logico aumento del costo, già per altro esorbitante“.

Di certo, in un decennio e con una cifra simile, si potrebbero realizzare un sacco di altre cose molto più costruttive e favorevoli per un qualsiasi territorio. E poi c´è il problema delle scorie: in oltre mezzo secolo di attività, nemmeno un chilo di materiale residuo è stato stoccato in un sito che potesse dirsi “definitivo”.

Da notare che la vita radioattiva del materiale in questione, va dai 30 agli oltre mille anni. Siamo disposti ad assumerci un simile rischio? La gente è a conoscenza che un solo grammo di plutonio 239 (residuo radioattivo) può causare il cancro al polmone ad oltre un milione di persone?

Il territorio ha bisogno di sviluppo sostenibile. compatibile, condiviso, che non metta a rischio la salute dei cittadini e soprattutto quella delle generazioni future.

Bisogna evitare – conclude Francola – che la nostra terra diventi una immensa discarica di materiale radioattivo, di veleni, di morte“.

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