Il Consigliere regionale della Calabria, Santi Zappalà (PdL), arrestato per concorso in associazione mafiosa e corruzione elettorale, si sarebbe reso responsabile anche di aver condizionato il giudice per le indagini preliminari di Reggio Calabria, tramite pressioni esercitate da un suo familiare, per ottenere una istanza di scarcerazione che invece è stata rifiutata. La comunicazione è stata resa nota tramite un rapporto ufficiale del gruppo ROS deo Carabinieri e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria.