Roma – I bambini che non hanno compiuto i sei anni, figli di condannate per reati gravi, devono ancora subire il trauma di vivere in carcere, se non hanno nessun altro che si possa occupare di loro, perchè gli Icam – Istituti a custodia attenuata per i minori, introdotti dalla legge 62 del 2011 – sono, al momento, solo un “programma sperimentale, in corso in una sola struttura”, e la loro entrata in vigore è fissata al primo gennaio 2014. Lo sottolinea la Cassazione definendo “ambigua riserva” il limite temporale.